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"Estorsione al Verdura Golf Resort", verrà sentito l'ex direttore

Il processo è scaturito da un’indagine svolta dai carabinieri della compagnia di Sciacca

Nel processo, che si celebra con il rito abbreviato, a carico di Ignazio Tavormina, di 52 anni, imprenditore di Ribera, accusato di estorsione, il giudice del tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha disposto di sentire un ex direttore del Verdura Golf Resort che si è costituito parte civile. Tavormina è accusato di avere minacciato dirigenti e dipendenti del complesso alberghiero e compiuto atti di sabotaggio sui mezzi appartenenti alla struttura. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Il giudice ha disposto, d’ufficio, quest’attività istruttoria. Durante la stessa udienza, fissata per il 19 ottobre, si potrebbe anche aprire la discussione. Tavormina è titolare di una ditta di vivai appaltatrice per la gestione delle aree verdi ornamentali e agricole del complesso che fa capo a Rocco Forte. Il processo è scaturito da un’indagine svolta dai carabinieri della compagnia di Sciacca. Sia la società Mediterranea Golf & Resort, con una richiesta complessiva di circa 400 mila euro, tra danni patrimoniali e morali, che sei presunte persone offese, si sono costituite parte civile. Per i sei la richiesta di risarcimento è di circa 50 mila euro ciascuno, per complessivi 300 mila euro. La società ed i sei sono rappresentati dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro.

La difesa dell’imputato, con gli avvocati Nicola Puma e Accursio Piro, ha chiesto l’abbreviato condizionato all’acquisizione di un documento, una lettera che sarebbe stata inviata dalla società a Tavormina nel 2010. La richiesta è stata accolta dal giudice. La difesa sostiene che l’imprenditore è estraneo ai fatti che gli vengo addebitati. 
 

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