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Pane, presidente di Confartigianato, replica al sindaco sul caro-Tares

"In città come Trapani, la popolazione è scesa in piazza a protestare per aumenti di gran lunghi inferiori a quelli applicati nel nostro comune e non si comprende come mai siamo uno dei paesi più cari della provincia in fatto di TARES".

Questa la nota integrale inviata da Giuseppe Pane, segretario della Confartigianato di Raffadali, a proposito di quanto affermato dagli amministratori comunali sul problema degli aumenti della Tares.

"Il tavolo tecnico è stato convocato con urgenza dal sottoscritto per nome e per conto della Confartigianato e dei propri associati con protocollo del 10/12/2013 e  non da codesta amministrazione, - è questo  l’amaro sfogo del presidente Pane.

Infatti erano presenti all'incontro la nostra associazione e Giuseppe Bartolomeo in rappresentanza della Confcommercio, invece le altre associazioni, pur essendo presenti nel territorio ed invitati, hanno considerato inutile l'incontro.

Il buon senso di un amministratore lungimirante - continua Pane -  vuole che le associazioni di categoria si convocano prima di inviare le Cartelle di Pagamento, e non quando già tutto è stato deciso.

E’ utile  altresì ricordare che  "il tavolo tecnico"non  è stato da questa amministrazione  rinnovato, dato che il dimissionario  presidente Giuseppe Farruggia, dopo la nomina ad assessore, non è stato rinnovato in carica.

Anche se è stato sicuramente un momento di confronto positivo  non abbiamo ottenuto alcun risultato.

Il magro bilancio dell’incontro è il controsenso  di avere giustificato un aumento ingiustificato. 

Durante la riunione abbiamo chiesto come mai, pur essendo invariato il costo del servizio, giustificando lo 0,30€ d'imposta fissa, ci sono categorie commerciali che arrivano a pagare fino a 30,00€/mq sproporzionato e assolutamente ingiusto anche in altri momenti più fiorenti, mentre un buon 50% delle attività presenti sul territorio hanno subito un aumento da 2 da 3 e da 15,00€/mq, tantissimi se consideriamo che la superficie di ogni attività commerciale media varia almeno da 100 a 200 mq.

In città  come Trapani, la popolazione è scesa in piazza a protestare per aumenti di gran lunghi inferiori a quelli  applicati nel nostro comune e non si comprende come mai siamo uno dei paesi più cari della provincia in fatto di TARES. 

Si poteva forse giustificare  l'incremento di 0,30€/mq, ma se consideriamo che adesso siamo usciti dall'ATO  e si stanno costituendo le  SRR, in teoria utili ad abbattere i costi dei grandi carrozzoni dell'ATO, non comprendiamo come mai i costi del servizio sono rimasti invariati, dovevano semmai abbassarsi, non per ultimo dovrebbe anche partire la raccolta differenziata con un ulteriore abbattimento di costi.

Voglio sottolineare che secondo il nostro parere la base imponibile dei Mq sulla quale l'ufficio tributi ha calcolato la TARES  è obsoleta e mancante di tutti gli accertamenti, e le autodenunce effettuate nell'anno 2011/2012 dalla società A & G, secondo noi quota importante per la spalmatura del costo, dunque il concetto "pagare tutti e pagare meno" non ha funzionato affatto.

La nostra associazione intende andare avanti finché ci sarà margine di trattativa, interpelleremo gli organi di controllo competenti  affinché si possa fare chiarezza su questi pesanti aumenti e organizzeremo dei momenti di protesta civile coinvolgendo soprattutto tutta la cittadinanza. 

Denunciamo, sin da ora,  la superficialità con la quale codesta amministrazione ha approvato sia le tariffe, che il regolamento TARES, contestualmente con lo schema di bilancio in seduta di consiglio il 19 di agosto, con il solo interesse di approvare lo strumento in vista  della realizzazione dell'estate Raffadalese.

Ci appelliamo a tutti i  consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, dato che non esiste colore politico nell'interesse dei cittadini, di cui rappresentano i propri voti, di non andare ai consigli comunali solo per la presenza giustificativa oppure per votare su imposizione di parte, ma a  prendere a cuore il tema dell’aumento delle tasse comunali  dato che noi commercianti ed artigiani siamo  l'ossatura  portante dell'economia del nostro territorio.

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