"Chiede la restituzione di un prestito e minaccia di tenerlo prigioniero", arrestato per tentata estorsione
A chiedere "aiuto" ai carabinieri è stata una mamma terrorizzata per il fatto che il figlio non era rientrato a casa
Un ragazzo scompare per alcune ore. La mamma, preoccupata, forse anche terrorizzata per il fatto che il figlio non era rientrato a casa, chiede "aiuto" ai carabinieri. E i militari dell'Arma riescono a sventare un tentativo di estorsione. E' accaduto tutto a Raffadali dove un diciottenne è stato arrestato.
Grazie al numero di targa del mezzo a bordo del quale si era allontanato il figlio, annotato dalla donna, i carabinieri sono riusciti subito ad identificare l'intestatario. E', naturalmente, inevitabilmente, scattato il blitz nell'abitazione del giovane: fuori dal centro abitato. La residenza è stata subito circondata e poco dopo i due giovani sono usciti allo scoperto.
I carabinieri della stazione di Raffadali, coordinati dal comando compagnia di Agrigento, sono riusciti ad accertare - secondo le ricostruzioni fornite dal comando provinciale dell'Arma - che il giovane "era stato convinto, con un pretesto, dal suo conoscente a recarsi in quell’abitazione, ma una volta giunti era stato minacciato che se non avesse consegnato l’importo di un debito di famiglia pregresso - di circa 800 euro - non sarebbe stato lasciato libero. Il denaro sarebbe servito a risarcire - prosegue la ricostruzione dei carabinieri - un debito contratto dal nonno della vittima alcuni anni prima".
I due giovani sono stati portati in caserma. Il presunto autore della tentata estorsione, il diciottenne T. A., è stato arrestato in flagranza di reato per l'ipotesi di reato di tentata estorsione. Arresto che è stato già convalidato dal Gip del tribunale di Agrigento che ha disposto l’applicazione di una misura cautelare nei confronti del 18enne.