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Il consueto bagno di folla onora la patrona di Raffadali: Maria Salute degli Infermi

Il corso principale di Raffadali è stato addobbato da luminarie davvero imponenti e belle ed il comitato della Chiesa Madre, con alla guida l’arciprete Livatino, ha organizzato la festa in ogni minimo particolare arricchendola anche di eventi culturali, canori e teatrali

Si è conclusa con la processione della domenica dell’ottava la festa patronale in onore di Maria Salute degli Infermi molto sentita dai raffadalesi e da molti credenti dei paesi vicini.

Quella di Maria Salute degli Infermi è una devozione antica che si fa risalire al 1627 quando i raffadalesi invocarono il soccorso di Maria Salute degli Infermi a causa di una grave pestilenza e in moltissimi guarirono nonché la pestilenza ebbe a terminare.

E’ una tradizione oltre che  antica anche radicata che vede il perpetrarsi di tanti riti religiosi tra i quali spicca il “viaggiu impiduni”cioè a dire il pellegrinaggio scalzi che i fedeli dalle proprie abitazioni compiono fin dentro la Chiesa Madre per recarsi nelle numerose e affollatissime messe che si succedono sin dal primo mattino durante i giorni della festa.

In particolare è un rito antichissimo il pellegrinaggio a piedi scalzi  di moltissimi aragonesi che vengono a piedi a Raffadali nel cosiddetto sabato della fiera e partecipano ad una messa a loro specificatamente dedicata ed onorano con grande devozione la “bella madre” a cui tanto sono devoti.

Ma anche dalle vicine Ioppolo Giancaxio e Sant’Elisabetta in centinaia vengono a fare visita a Maria Salute degli Infermi per chiedere “la grazia” legando spesso il pellegrinaggio alla cosidetta promessa.

Il corso principale di Raffadali è stato addobbato da luminarie davvero imponenti e belle ed il comitato della Chiesa Madre, con alla guida l’arciprete Livatino, ha organizzato la festa in ogni minimo particolare arricchendola anche di eventi culturali, canori e teatrali.

Il simulacro di Maria Salute degli Infermi ha girato le vie del Paese tra balconi pieni di gente ed addobbati a festa, i numerosi e calorosi portatori della confraternita Mater Salvatoris hanno accompagnato il simulacro per le vie del Paese assieme all’arciprete, gli amministratori comunali con a capo il Sindaco Silvio Cuffaro e la banda musicale.

La festa si è conclusa a tarda notte  in Piazza Europa, innanzi la Chiesa Madre, con lo spettacolo dei giochi pirotecnici.

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