rotate-mobile
Raffadali Raffadali

Raffadali, avviato il piano di bonifica dall'amianto

Quello di liberare i cittadini dalla presenza del pericoloso materiale inerte, è stato uno dei principali cavalli di battaglia della campagna elettorale di Cuffaro che aveva promesso di rinunciare "in toto" alla sua indennità di primo cittadino, a favore di questo obiettivo

L’amministrazione comunale di Raffadali, guidata dal sindaco Silvio Cuffaro, ha dato il via ufficialmente al progetto di bonifica dall’amianto del territorio raffadalese.

Quello di liberare i cittadini dalla presenza del pericoloso materiale inerte, è stato uno dei principali cavalli di battaglia della campagna elettorale di Cuffaro che aveva promesso di rinunciare “in toto” alla sua indennità di primo cittadino, a favore di questo obiettivo.

In effetti, né il sindaco, né gli assessori, così come da diversi anni, tutti i consiglieri comunali vengono retribuiti, e ciò consentirà l’avvio del progetto amianto.  

Il sindaco tramite un avviso pubblico avverte tutti i cittadini, proprietari di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto, ai fini della salvaguardia della salute, che sono obbligati a darne comunicazione all’A.R.P.A. territorialmente competente, indicando tutti i dati relativi alla presenza di amianto.

Per agevolare questo censimento generale è stato predisposto un apposito modulo da restituire entro trenta giorni che si può scaricare dal sito istituzionale del comune di Raffadali.

“Si tratta del primo passo – ha spiegato il sindaco Silvio Cuffaro – del piano comunale sulla dismissione dell’amianto. In questa prima fase sarà importante censire dettagliatamente tutto l’amianto presente sul nostro territorio per cercare di capire e abbozzare una stima del costo complessivo di tutta l’operazione.

Dopo aver avuto tale contezza potremo accedere ai finanziamenti nazionali e comunitari e destinare i fondi comunali, risparmiati con la rinuncia all’indennità, alla realizzazione del progetto.

È una battaglia – ha concluso il sindaco Silvio Cuffaro -  che ci siamo intestati e che vogliamo pervicacemente portare a conclusione per il bene di noi tutti.

Nel nostro territorio, così come in moltissime altre zone d’Italia, si registrano continue morti per neoplasie, forse dovute anche alla presenza diffusa e incontrollata di amianto che inquina l’aria e le nostre falde acquifere.

È giunta l’ora di prendere coscienza del problema e iniziare, ognuno nel suo piccolo, a fare qualcosa di concreto per risolverlo.

Noi stiamo iniziando adesso, e spero che anche altri lo facciano, in ricordo di chi ci ha lasciato, ma soprattutto per rispetto dei nostri figli e di chi deve ancora nascere e ha il diritto di trovare un territorio, certamente non incontaminato, ma, quantomeno, senza veleni”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raffadali, avviato il piano di bonifica dall'amianto

AgrigentoNotizie è in caricamento