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Amministrative 2015, il consulente del giudice conferma: a Cuffaro undici voti in più

Il tecnico nominato dal giudice del Tribunale di Agrigento, in sede di verificazione, ha accertato che a Giglione sono state attribuite sei preferenze non dovute

La vicenda dei ricorsi e controricorsi a proposito delle elezioni amministrative del 2015, che portarono all’elezione di Silvio Cuffaro a sindaco di Raffadali, che prevalse sul rivale Piero Giglione di soli cinque voti, si arricchisce di un nuovo capitolo.

Con atto di citazione presso il Tribunale di Agrigento, l’avvocato Santino Farruggia, per conto del sindaco di Raffadali, aveva chiamato in giudizio il presidente di una delle dodici sezioni elettorali del Comune, in quanto, per errore, si riteneva che al candidato sindaco Giglione fossero stati assegnati sei voti in più rispetto a quelli effettivamente conseguiti.

La quasi certezza dell’errore verificatosi nella sezione, era stata accertata grazie alla presenza, durante le operazioni di spoglio nel seggio, dello stesso sindaco Cuffaro e di alcuni suoi rappresentanti di lista. Grazie poi al lavoro svolto dal presidente del seggio che ha diviso le schede elettorali per lista e per candidato sindaco, contando diverse volte le singole schede, si è potuto constatare che, i dati riportati nei verbali di scrutinio erano diversi rispetto ai dati rilevati in sede di spoglio. 

In seguito alla citazione in giudizio, il giudice del Tribunale di Agrigento aveva disposto una verifica delle schede, delle tabelle e dei verbali, nominando a tal fine un consulente tecnico d’ufficio per accertare la verità.

Nel mese scorso nei locali della prefettura di Agrigento, alla presenza delle parti, si è tenuta la seduta di verificazione, nella quale, da un attento esame di ogni singola scheda, è emerso, con netta chiarezza, che nella migliore delle ipotesi, al candidato Giglione sono stati espressi, al massimo, 362 voti e non 368 come risultava invece dai verbali.

Se la sentenza del giudice di Agrigento dovesse confermare (e non ci sono motivi che giustificherebbero il contrario) quanto accertato dal suo ctu, il distacco del sindaco Cuffaro aumenterebbe di ulteriori 6 voti, portando a undici voti il divario dal suo rivale. 

“Sono sempre stato convinto, sin dall’indomani della mia elezione, - ha dichiarato il sindaco Cuffaro - di essere stato votato dalla maggioranza dei miei concittadini. Sto amministrando dal primo giorno senza tenere conto delle vicende giudiziarie elettorali, che non hanno rallentato la mia attività di sindaco portata avanti con impegno, zelo e dedizione. In questi due anni ho già realizzato tantissime cose, nessun bando è passato inosservato e abbiamo partecipato e siamo in graduatoria utile per diversi finanziamenti".

"Tra le cose fatte - ha aggiunto il sindaco - mi piace ricordare il raggiungimento dell’oltre 70 per cento della ben molto riuscita raccolta differenziata, il nuovo palazzetto dello sport che a breve andrò ad inaugurare e che, con tantissimo piacere, ho voluto intitolare al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima dell’isolamento dello stato contro la lotta alla  mafia, i lavori di recupero del centro storico alle spalle del palazzo municipale dove a breve inizieranno i lavori, il ripristino del teatro del Villaggio della Gioventù e tanti altri progetti già avviati che presto  renderò noti con i decreti di finanziamento alla mano che miglioreranno il volto del nostro paese. Continuerò con questo spirito, con questa voglia e con lo stesso impegno che mi ha contraddistinto a fare il sindaco, conclude Cuffaro, possibilmente con qualche nuovo innesto in giunta, per il bene di Raffadali e dei raffadalesi”.  

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