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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'A&G a Di Benedetto: "Ritirate immediatamente la campagna diffamatoria"

Assume toni sempre più aspri la vicenda legata all'invio dei bollettini di pagamento da parte dell'A&G, ritenuti "arbitrari" dall'amministrazione comunale

Come c’era da attenderselo, è stata durissima la replica della società A&G alle gravi accuse dell’amministrazione comunale di Raffadali nei confronti della società di riscossione che avrebbe abusato del logo e della firma del comune per inviare, arbitrariamente, bollettini di pagamento ai cittadini.

Questa la lettera a firma dell’amministratore unico di A&G, Roberto Fulgeri, inviata al sindaco Giacomo Di Benedetto, al segretario comunale dott.ssa Giovanna Italiano, alla Procura di Agrigento, alla Procura regionale della Corte dei Conti e, per conoscenza, anche alla nostra testata: 

“Oggetto: Contestazione vostra campagna di disinformazione e diffamatoria

Senza vostra preventiva comunicazione e direttamente dai cittadini, abbiamo riscontrato, dalle pubblicazioni web e dal sito istituzionale del comune, una gravissima, infondata, e diffamante campagna disinformativa che è in atto verso l’operato della scrivente società per mano di codesta amministrazione comunale.

Ci riferiamo alle note di cui si allega copia attraverso le quali, l’amministrazione comunale, invita i cittadini a non pagare (disobbedienza tributaria), le somme dovute ed esposte nei “solleciti di pagamento” che la scrivente ha provveduto a recapitare al domicilio degli utenti debitori già destinatari di avvisi di accertamento rimasti insoluti.

Superato il disagio e lo stupore del primo momento, corre ora l’obbligo di contestare con forza la vostra grave e ingiusta iniziativa e rivendicare con altrettanta forza l’assoluta correttezza e rispetto di tutte le procedure adottate.

Si fa presente che, tali procedure sono state poste in atto con meticolosa attenzione e rigorosa puntualità, conformemente alle prescrizioni normative, regolamentari, contrattuali e del protocollo disciplinare di conclusione dei lavori, nonché agli accordi successivi verbalizzati e comunicazioni varie notificatevi preventivamente ad ogni stato di avanzamento dei lavori fino all’emissione dei solleciti di pagamento in questione.

Tutta la documentazione agli atti nostri e del comune, e la tracciabilità di ogni singola operazione eseguita e azione intrapresa, conferma indubbiamente la contestazione e rivendicazione che siamo a fare e smentisce questa diffamante campagna disinformativa per la quale non si comprende il fine, tantomeno l’utilità per il comune e gli utenti. 

Se ne ravvisa invece una incredibile confusione a danno sia delle casse comunali che della scrivente, che si vede gratuitamente diffamare e riversare sul proprio operato falso discredito.

La invitiamo pertanto a voler intraprendere le azioni tempestive necessarie per far rimuovere da ogni luogo (manifesti, pubblicazioni web e stampa locale) l’informativa contestata e, nel contempo, a diramare con altrettanta enfasi e capillarità una informativa correttiva, in grado di riabilitare con efficacia la validità dei solleciti di pagamento e del conto corrente postale n° “8858417” intestato alla scrivente e specificatamente dedicato alla riscossione coattiva dei tributi accertati per conto di codesto comune attraverso il quale sono attesi  i versamenti per le somme dovute dagli utenti debitori. 

La invitiamo altresì, a nome dell’azienda, che con professionalità serietà e puntualità ogni giorno si impegna, con le proprie risorse, nel servire gli utenti delle A.C. nostre clienti, compresa quella di Raffadali, a far pubblicizzare una efficace informativa correttiva che sia in grado di riaffermare l’onorabilità e la professionalità della scrivente, gravemente lesa e compromessa agli occhi degli utenti, degli enti pubblici in genere e delle autorità che possono vigilare su questa incresciosa vicenda.

Infine si richiede, per prevenire probabili esclusioni che si teme di dover subire nelle gare d’appalto a causa del discredito contestato, una vostra certificazione, da poter produrre alle stazioni appaltanti sensibili a questa diffamante pubblicità, attestante che, la scrivente, è stata erroneamente e ingiustamente coinvolta in una infondata campagna disinformativa immediatamente ritirata.

La gravità dei fatti non può comunque esimerci dall’affidare al nostro legale la valutazione dell’intera vicenda affinché possa fornire le soluzioni più appropriate per la tutela della nostra immagine pesantemente lesa nonché della difesa dei nostri interessi, ivi compreso ogni e qualsiasi provvedimento d’urgenza. 

Restiamo pertanto in attesa di un suo gentile riscontro e delle tempestive azioni correttive richieste. 

L’Amministratore Unico  

 Roberto Fulgeri

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