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Licata Licata

"Sequestra e maltratta moglie e figlio per un'intera notte": arrestato

I carabinieri sono prima riusciti a liberare i familiari rinchiusi in casa, poi dopo circa 4 ore di dialogo e mediazione hanno bloccato il quarantaduenne

Sequestra e maltratta la moglie e il figlio per un’intera nottata. I carabinieri di Licata prima sono riusciti, e non è stato affatto semplice, a liberare la famiglia e poi, dopo circa 4 ore di dialogo e mediazione, approfittando di una momentanea distrazione del quarantaduenne, hanno fatto irruzione nell’abitazione e lo hanno arrestato. L’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato portato al carcere “Di Lorenzo” di contrada Petrusa ad Agrigento. Dovrà adesso rispondere delle ipotesi di reato di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale. Del fascicolo d’inchiesta, immediatamente aperto all’alba di ieri, si sta occupando il sostituto procuratore Alessandra Russo.

E’ stata un’alba complicata – molto difficile – quella di ieri per i carabinieri di Licata. Prima, al “112”, è arrivata una richiesta d’aiuto. Nessun dubbio per i militari dell’Arma: bisogna intervenire immediatamente, più persone – fra cui minori – erano in pericolo. I carabinieri sono accorsi a Piano Cannelle e già per strada avrebbero sentito le urla che provenivano da un’abitazione.

I carabinieri sono riusciti a liberare l’intero nucleo familiare, composto da una donna e da un figlio minore. Ad entrambi il quarantaduenne non soltanto avrebbe impedito d’uscire di casa, ma li avrebbe anche maltrattati e picchiati per quasi tutta la notte. Mentre i militari dell’Arma si prodigavano per soccorrere i feriti – che sono stati poi accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” – il quarantaduenne avrebbe reagito, in maniera violenta, proprio contro i carabinieri. Pare evidente che l’uomo abbia tentato di opporsi alla liberazione e ai soccorsi prestati ai suoi familiari. E’ tornato dunque – stando a quanto ufficialmente ricostruito dai carabinieri del comando provinciale di Agrigento – a barricarsi all’interno dell’abitazione. Erano, nel frattempo, giunti un’altra dozzina di carabinieri che sono tornati a cinturare l’intero stabile. E’ ricominciato, di fatto, il dialogo e la mediazione.

Ad un certo punto però – pare dopo circa 4 ore di mediazione – i militari dell’Arma, approfittando di una momentanea distrazione del quarantaduenne, sono riusciti a fare, di nuovo, irruzione nell’appartamento. L’uomo è stato, dunque, subito, immobilizzato ed arrestato in flagranza di reato.

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