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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Scoperta piantagione di cannabis, sequestrati 244 chili di "roba": arrestati zio e nipote

Ai domiciliari sono stati posti: Emanuele Burgio e Francesco Cottitto che, adesso, dovranno rispondere dell'ipotesi di reato di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente 

Sono 244 i chili di cannabis - piante in piena fioritura, alte anche 1,90 metri - sequestrati dalla polizia di Stato, durante una maxi operazione messa a segno a Licata. Due le persone che sono state arrestate: Francesco Cottitto, di 40 anni, ed Emanuele Burgio, di 24, rispettivamente zio e nipote, braccianti agricoli di Palma di Montechiaro. Entrambi - posti agli arresti domiciliari -, adesso, dovranno rispondere dell'ipotesi di reato di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente. 

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La piantagione è stata scoperta a Torre di Gaffe, al confine fra Palma di Montechiaro e Licata. L'operazione - che ha portato alla scoperta di una grossa piantagione di cannabis, sistemata in alcune serre, - è stata realizzata dai poliziotti del commissariato di Licata e da quelli della quinta sezione antidroga dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento.

"L'attività rientra nell'ambito dei servizi di prevenzione e repressione - ha spiegato, durante la conferenza stampa al commissariato di Licata, il numero due della Squadra Mobile: il commissario Vincenzo Di Piazza - del traffico di sostanze stupefacenti. In seguito a diversi appostamenti, fatti dal personale Antidroga della Squadra Mobile e dal personale del commissariato di Licata, si è avuto modo di scovare questo obiettivo a Torre di Gaffe". 

Le video interviste: Determinanti gli appostamenti della polizia 

"Come spesso è accaduto, anche in tempi recenti, anche in relazione ad eventi importanti come l'omicidio Marzullo, - ha spiegato il dirigente del commissariato di Licata, il commissario Marco Alletto - la collaborazione fra personale del locale commissariato e Squadra Mobile è sempre particolamente proficua e ci consente, spesso, di raggiungere importanti risultati dal punto di vista investigativo. Questa è stata una indagine particolarmente faticosa per gli operatori che hanno dovuto effettuare i servizi di appostamento ed osservazione, ma alla fine il risultato è stato importante perchè non si sequestrano tutti i giorni 244 chili di marijuana. Con rammarico - ha aggiunto il commissario Alletto - dobbiamo constatare che il fenomeno della coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, rimane un fenomeno particolarmente diffuso in queste aree".  

Piantagione di droga, arrestati zio e nipote

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