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L'omicidio del bracciante agricolo, convalidato fermo di Cassaro

Il licatese, accusato del delitto di Francesco Calcagno, resta in carcere. Per il gip non ci sono dubbi: tradito anche dall'esame del dna

Fermo convalidato e custodia cautelare in carcere. Per il gip di Caltagirone, Salvatore Ettore Cavallaro, non ci sono dubbi sul fatto che è stato il licatese Luigi Cassaro, ad uccidere con un revolver, lo scorso 23 agosto, Francesco Calcagno, 58 anni, all’interno della sua casa di campagna di Palagonia. 

Omicidio di Palagonia, Cassaro fa scena muta dal gip

L’interrogatorio, durante il quale Cassaro è stato difeso dagli avvocati Calogero Meli e Santo Lucia, si è celebrato questa mattina e l'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Qualche ora dopo il giudice si è pronunciato, accogliendola, sulla richiesta di convalida del fermo formulata dal pm Vincenzo Calvagno D’Achille che aveva sollecitato la custodia cautelare in carcere.

"Ha ucciso bracciante agricolo", arrestato un licatese

Il delitto è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’abitazione e i carabinieri lo hanno diffuso per chiedere aiuto alla gente per identificarlo. Calcagno sarebbe stato assassinato per vendetta, ma il movente non è stato del tutto messo a fuoco.

La circostanza, secondo il gip, "è irrilevante". Il quadro indiziario sarebbe schiacciante perchè, oltre alle immagini del video, c'è pure una traccia del suo sudore, individuata con l'esame del dna, nel berretto che l'assassino indossava (secondo quanto si vede nei video) al momento di sparare e che, in seguito, ha perso. 

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