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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Licata Licata

L'omicidio di pasquetta, Cavallaro: "Il sangue sul mio giubbotto? Me l'hanno regalato alla Caritas"

Il sessantunenne ravanusano è accusato di avere ucciso il bracciante agricolo Angelo Carità, la difesa davanti al gip: "Quell'indumento non è mio"

"Il giubbotto con le tracce di sangue di Angelo Carità? Non è mio, me l'hanno regalato alla Caritas". Il sessantunenne Orazio Rosario Cavallaro, originario di Catania ma da tanti anni residente a Ravanusa, prova a difendersi così davanti al gip Alessandra Vella che nelle prossime ore dovrà decidere se convalidare il fermo, disposto dalla Procura secondo cui è stato lui a uccidere a colpi di pistola il bracciante agricolo il giorno di Pasquetta.

Omicidio Cavallaro, il presunto killer davanti al gip

Carità, il 2 aprile scorso, è stato freddato con due colpi di pistola calibro 9 davanti al suo fondo agricolo. Il killer avrebbe allungato la mano dal finestrino e fatto fuoco all'indirizzo del sessantunenne che era per strada e morì dissanguato poco dopo. Un'auto di proprietà dei familiari di Cavallaro, che non ne possiede e non potrebbe guidare perchè sorvegliato speciale, è stata immortalata dalle telecamere a circuito chiuso di alcuni negozi. Alla guida si vede il pregiudicato.

IL VIDEO. Incastrato dalle tracce di sangue su un giubbotto

La prova schiacciante sarebbe il ritrovamento, nel corso di una perquisizione, due mesi più tardi, di un giubbotto che, sebbene lavato con candeggina, ha mantenuto una traccia di sangue della vittima rilevata dal Ris. "Ma il giubbotto - ha spiegato durante l'interrogatorio nel quale è stato assistito dal suo difensore, l'avvocato Antonino Casalicchio - non era mio. Me l'hanno dato alla Caritas". Cavallaro ha giustificato anche la sua presenza a Licata, dicendo di essere in giro con l'auto.

Fra le righe emerge un movente legato alla vendetta. Sono emersi contatti con il figlio di Giovanni Brunetto, agricoltore ucciso da Carità che, per questo, aveva rimediato una condanna all'ergastolo ma era libero per decorrenza dei termini.

Dopo sei mesi fermato il killer, è un sessantunenne di Ravanusa

"Lo conoscevo ma lui non c'entra nulla con questa storia", ha spiegato. Cavallaro, secondo il procuratore aggiunto Salvatore Vella, presente all'interrogatorio, che sta coordinando l'inchiesta insieme alla collega Simona Faga, sarebbe stato l'esecutore materiale dell'omicidio, commissionato da qualcuno che, al momento, è ignoto.  

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