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Canicatti Canicattì

Segnala sparatoria ed uomo rimasto ucciso, è però un falso allarme: nei guai un ragazzino

Sul posto si sono precipitati la polizia di Stato, i carabinieri e un'autoambulanza del 118. Una corsa contro il tempo, ma quando soccorritori e forze dell'ordine sono arrivati non hanno trovano niente e nessuno

Segnala - al 113 - una sparatoria ed un uomo rimasto ucciso. Si mette in moto la macchina delle forze dell'ordine e dei soccorsi ed in via Carlo Alberto, a Canicattì, si precipitano le pattuglie della polizia di Stato, quelle dei carabinieri e un'autoambulanza del 118. Una corsa contro il tempo, ma quando soccorritori e forze dell'ordine arrivano sul posto, non trovano niente e nessuno. L'intera area viene letteralmente setacciata. C'è la conferma: non c'è stata nessuna sparatoria e meno che mai nessuno ha perso la vita. 

I poliziotti intuiscono, naturalmente, che quella telefonata deve essere stata uno scherzo, un brutto scherzo. Subito riescono a risalire al numero di telefono, quello di un cellulare, dal quale è stato lanciato l'allarme. Il falso allarme. A fare la telefonata è stato un ragazzino che - secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Sicilia - è stato segnalato alla Procura, presso il tribunale per i minorenni di Palermo, per procurato allarme.   

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