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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rapine, furti e danneggiamenti, inchiesta "Strike": parte appello per cinque imputati

Il 20 settembre, davanti alla seconda sezione, fissata la prima udienza dopo le condanne decise in primo grado

Cinque imputati condannati in primo grado impugnano il verdetto e chiedono l’assoluzione: il processo scaturito dall’inchiesta “Strike”, che ha disarticolato una rete di spacciatori e fatto luce su una serie di episodi di criminalità spicciola legati a furti, rapine e danneggiamenti, approda in Corte di appello. La prima udienza è stata fissata per il 20 settembre davanti ai giudici della seconda sezione.

Il verdetto di primo grado è stato emesso il 6 luglio dell’anno scorso dal collegio di giudici presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni con a latere Maria Alessandra Tedde e Giancarlo Caruso. La pena più alta – 8 anni e 6 mesi di reclusione – è stata inflitta a Giovanni Magro, 39 anni: la condanna decisa dai giudici era più severa di quella chiesta dal pubblico ministero Brunella Sardoni al termine della requisitoria. Il pm, che in tutto aveva proposto otto condanne, dodici assoluzioni e tre sentenze di non doversi procedere per prescrizione dei reati, aveva chiesto una pena inferiore di cinque mesi. Otto mesi per Salvatore Carlo Sammartino, 56 anni, (anche per lui il pm aveva chiesto due mesi in meno); tre anni e nove mesi per Diego Paci, 40 anni (2 anni e 9 mesi era la richiesta del pm; 9 mesi per Sebti Ouldji, 48 anni (6 mesi era la proposta di pena) e tre anni di reclusione, in continuazione con altre sentenze, per Hosni Ben Brahem, 35 anni (2 anni e 2 mesi la richiesta). Assoluzione per dodici imputati: per loro il pm non ha proposto appello.

Si tratta di: Francesco Milanese, 33 anni; Giacinto Corbo, 58 anni; Vincenzo Tiranno, 36 anni; Neji Kebaier, 28 anni; Salvatore Ragazzo, 32 anni; Mirko Messina, 34 anni; Ivan Napoli, 26 anni; Giovanni Milana, 43 anni; Diego Cutaia, 34 anni; Luca Ivan Alaimo, 31 anni; Danilo Fazio, 40 anni; Filippo Cutaia, 29 anni; Diego Scibetta, 43 anni, e Diego Messina, 52 anni. Non doversi procedere per Giuseppe Spampinato, 36 anni, e Michele Sammartino, 56 anni. I cinque imputati condannati chiedono ai giudici di appello l’assoluzione. Per tutti gli altri il verdetto è diventato definitivo. 

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