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Canicatti Canicattì

"Nominò la cognata e il marito quali componenti del seggio", chiusa l'indagine

La Procura ha fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari - atto propedeutico al rinvio a giudizio - a carico di tre persone

La Procura di Agrigento ha fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari - atto propedeutico al rinvio a giudizio - a carico di tre persone di Canicattì, iscritte nel registro degli indagati a seguito delle elezioni regionali del novembre dello scorso anno. A finire nei guai - secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Sicilia - sono stati: il presidente di un seggio, una donna, che avrebbe nominato nelle funzioni di segretario la cognata e in quelle di scrutatore il marito. Al presidente di seggio, una quarantenne, e alla cognata è stata contestata l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio. Sempre al presidente del seggio e al marito è stata contestata l'ipotesi di usurpazione di funzione pubblica. 

Delle indagini si è occupato il commissariato di Canicattì, che adesso è coordinato dal vice questore Cesare Castelli, e dalla Digos che è coordinata dal vice questore Patrizia Pagano. La quarantenne, presidente di seggio, avrebbe violato una legge regionale che vieta di nominare quale suo segretario una persona legata da vincolo di parentela. L'inchiesta partì dopo un diverbio, verificatosi all'interno del seggio, fra un rappresentante di lista e il presidente del seggio. Qualche giorno fa, l'avviso di conclusione delle indagini che è stato notificato proprio dai poliziotti del commissariato di Canicattì. 

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