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Dissequestrati i beni riconducibili alla moglie di Lillo Di Caro

Secondo i giudici, appartamenti e magazzino sono stati acquisiti in maniera lecita e pertanto non andavano sequestrati

I giudici del tribunale di Agrigento, accogliendo le richieste degli avvocati Lillo Fiorello, Mario Murone e Giacino Paci, hanno disposto il dissequestro e la restituzione dei beni riconducibili alla moglie di Calogero Di Caro, 70 anni, già condannato per mafia ed attualmente agli arresti domiciliari perché coinvolto nell'inchiesta antimafia "Vultur". Lo riporta oggi il quotidiano La Sicilia.

I beni che sono stati restituiti sono quattro appartamenti ed un magazzino alla periferia di Canicattì. Secondo i giudici, quei beni - acquistati nel 1985 - sono stati acquisiti in maniera lecita e pertanto non andavano sequestrati. Il sequestro era stato effettuato dalla Guardia di finanza, sotto il coordinamento della Dda di Palermo.  

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