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Ritardi negli stipendi, gli operatori ecologici: "Il nostro lavoro deve essere pagato regolarmente"

Sit-in di protesta oggi in prefettura per rivendicare il diritto alla retribuzione

Gli operatori ecologici, in servizio nelle imprese impegnate nella raccolta dei rifiuti nel territorio agrigentino,  si sono radunati  davanti alla Prefettura di Agrigento, per rivendicare il diritto ad una retribuzione adeguata e regolare. Il sit-in, indetto dalle organizzazioni sindacali confederali, Cgil, Cisl e Uil, mira a sensibilizzare le istituzioni chiedendo al prefetto di Agrigento, Dario Caputo, di convocare sindaci e imprese per manifestare i disagi causati dai ritardi nei pagamenti degli stipendi agli operai. 

"In una provincia così disagiata come è quella di Agrigento - dice il segretario provinciale della Fit Cisl, Mario Stagno - ci troviamo sempre a dover combattere per uno stipendio che è un diritto e non una concessione". "Le imprese sottovalutano questi problemi - dice invece il segretario provinciale della Fp Cgil, Vincenzo Iacono che aggiunge - il principio adottato, secondo il quale le aziende pagano solo dopo aver ricevuto i soldi dai comuni non è accettabile".

"Noi stiamo scontando - evidenzia Giovanni Manganella, segretario provinciale Uil trasporti - la mancanza degli impianti per il trattamento dei rifiuti, questo obbliga i comuni a conferire in località distanti, con notevoli incrementi dei costi".

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