Il primo allenatore della sua giovane carriera è stato suo padre, sogna la serie A ma anche una laurea in Ingegneria: è Ruben Zugno, play maker della Fortitudo che tanto bene sta facendo quest’anno. Giovane, giovanissimo di Caltanissetta è classe ’96, sulle gambe e sulla testa tanto talento. Cristian Mayer in estate lo ha puntato, per poi blindarlo con un biennale. "Qui sto davvero bene - ha detto il siciliano in esclusiva ai microfoni di 'AgrigentoNotizie' - sento che posso crescere ancora".

Lui, è lontano dai luoghi comuni che spesso attanagliano gli sportivi, Ruben Zugno è tutto casa, palestra e cinema. I suoi idoli? Punta a migliorare se stesso, tanti play maker nella testa, ma una una grande ambizione: affermarsi nel suo primo amore che è il basket. Un siciliano per la Fortitudo, la voglia di diventare grande e quel piano B, chiamato ingegneria. Ciani lo sta aiutando tanto, lui apprende e sul parquet disegna geometrie.

Pochi rimpianti, ma tanti sacrifici, per un giovane che fa della serietà il suo Credo di vita. A pochi giorni dai play off, Ruben Zugno è pronto a prendersi il PalaMoncada. Non un tipo da grandi riflettori, quando parla davanti alle telecamere, sfrega le mani ed ha la voce tremante, perché lui non ama le copertine ma desidera far parlare il campo. Agrigento applaude Ruben Zugno, un talento da formare e da fare crescere, in un habitat giusto e come dice lui “ben strutturato”.