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Vent'anni senza Antonella Ferro, l'emergenza Coronavirus cancella le commemorazioni in suo onore

Il fratello della studentessa vittima di femminicidio: "Il suo ricordo è sempre vivo, speriamo che tutto finisca presto"

Sono trascorsi venti anni dal brutale assassinio della studentessa raffadalese Antonella Ferro, la diciottenne accoltellata a morte dall’ex fidanzato che non si era rassegnato alla fine della loro storia. Se non fosse subentrata l’emergenza Covid-19, la città di Raffadali oggi l’avrebbe ricordata con la collocazione in via Algeria, di una panchina rossa, simbolo quest’ultima del femminicidio. L’inziativa promossa dal gruppo locale del “Rinnovamento  nello Spirito Santo” è stata dunque rinviata a data da destinarsi. Il fratello di Antonella, Giovanni, ci ha tenuto comunque a ringraziare gli orgnizzatori. 

Concluso il II Memorial Antonella Ferro di go-kart
Concluso il II Memorial Antonella Ferro di go-kart

"Sono trascorsi venti anni dalla scomparsa di Antonella e il suo ricordo – dice Giovanni Ferro – è sempre molto vivo, allora non si parlava  così tanto di femminicidio, oggi si organizzano manifestazioni, si fanno denunce sociali in difesa delle donne vittime di violenza. Queste manifestazioni  - ha aggiunto il fratello - ci  toccano  il cuore, ringraziamo gli organizzatori e speriamo che, quanto prima, tutto torni alla normalità è finisca l’allarme del virus”. 

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