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Venerdì, 26 Aprile 2024

Associazioni e sindacati al fianco di Carola: sit in di solidarietà per il comandante

Presenti diversi cittadini e rappresentanti di associazioni e sindacati che hanno voluto esprimere vicinanza alla donna, sottoposta ad arresto

E' stata accolta al grido di "Carola, Carola, Carola". Una vera e propria incitazione, mentre metteva piede sulla banchina di Porto Empedocle lasciandosi alle spalle la motovedetta della Guardia di finanza, per il comandante della Sea Watch3. Associazioni e cittadini hanno espresso solidarietà anche alzando al cielo le coperte termiche: quelle utilizzate per i soccorsi dei migranti. Ma c'è stato anche chi, in mano, teneva una sorta di striscione con la scritta "Carola" e un grande cuore rosso. Claudia Casa di Legambiente teneva in mano invece uno striscione con la scritta. "Salvare vite non è reato".

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"Siamo qui per portare a Carola la nostra solidarietà e il nostro sostegno a Carola e alla Sea Watch e a tutte le organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo ad esclusivo fine di salvaguardare e portare in salvo vite umane. Crediamo che ci si stia completamente dimenticando di questo principio, di questo valore assoluto e crediamo che chi, oggi, accusa le organizzazioni non governative di strumentalizzare la questione delle migrazioni, in realtà, stia speculando su questo tema e stia facendo incetta di voti, semplicemente puntando sull'ignoranza delle persone". Lo ha detto Claudia Casa, responsabile di Legambiente sulla banchina di Porto Empedocle dove è sbarcata da poco la comandante della Sea Watch3, Carola Rackete, che è stata accolta con un lungo applauso e con un coro di incitamento: "Carola, Carola, Carola".

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"Siamo qui per testimoniare che noi siamo con lei e con tutte le persone che, in questi anni, si sono adoperate per salvare altre vite. Il tema dell'immigrazione non si può affrontare come vorrebbe affrontarlo Salvini. E' un tema gigantesco, va affrontato mettendo in campo politiche serie di accoglienza vere, creando corridoi umanitari, non pensando di creare procedimenti di polizia. Non è in questo modo che si ferma". Lo ha detto Massimo Raso, segretario della Cgil di Agrigento, sulla banchina di Porto Empedocle dove è sbarcato il comandante della Sea Watch3, Carola Rackete. "Quando ci sono persone, come questa capitana - ha aggiunto - che coraggiosamente, ha fatto fino in fondo il suo dovere, credo che sia giusto testimoniare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà" - ha aggiunto Raso - . "Ci sono momenti della storia in cui bisogna fare alcune forzature per imporre un modo diverso, la legge va cambiata perché è una legge inumana e ingiusta - ha concluso - e riteniamo che vada conservata l'umanità in queste vicende". 

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