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Giovedì, 28 Marzo 2024

Il sudore sottocosto degli allevatori: latte in strada e protesta solo all'inizio

Gli allevatori anche nei prossimi giorni daranno vita a sit-in fino a quando le loro voci non saranno ascoltate nei "palazzi del potere"

Tre mila litri di latte che tornano in quella stessa terra che è fonte primaria dell'attività ma che le leggi del mercato li ha costretti a dire "basta".
La protesta degli allevatori parte da una zona strategica per il comparto agrozootecnico dell'Isola. Decine di allevatori del Belicino e del distretto dei monti Sicani si sono radunati sulla Fondovalle, la statale che collega Sciacca a Palermo, e al pari dei loro colleghi sardi,
hanno deciso di alzare la voce.

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Il latte ovino della zona viene utilizzato per la produzione del formaggio "Pecorino Romano". Agli allevatori, un litro di latte viene pagato poco più di sessanta centesimi di euro. Ne chiedono almeno il doppio gli allevatori per poter, quantomeno, rientrare nelle spese. Dura la vita del pastore, non ci sono feste e neanche giorni liberi. E' un lavoro costante che richiede fatica e impegno e che fino ad oggi, è sostegno primario per migliaia di famiglie che però, per obbedire alle leggi del mercato, sono costrette a sacrifici che non ripagano il sudore versato.

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A Santo Stefano Quisquina, l'amministrazione comunale ha accolto le motivazioni della protesta. "Il latte - ha detto il sindaco Francesco Cacciatore - è uno strumento importante e vitale per la nostra economia". Gli allevatori anche nei prossimi giorni daranno vita a sit-in di protesta in diverse zone della Regione e continueranno fino a quando le loro voci non saranno ascoltate nei "palazzi del potere".

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