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Venerdì, 29 Marzo 2024

Play maker e marito, Piazza: "Fortitudo non ti dimenticherò, i soldi? Non sono tutto"

“Quando vieni al Sud piangi due volte: quando arrivi e quando te ne vai”. Si, forse Alessandro Piazza dovrà rifarsi alla celebre citazione per riassumere i suoi quattro anni ad Agrigento. Lui, bolognese di nascita ma agrigentino d’adozione. Arrivato in città da “ragazzetto” Piazza ha svuotato l’armadietto con al dito una fede ed in testa tanti ricordi importanti. Il play maker non è più un giocatore della Fortitudo Agrigento. 

“Sono stati momenti bellissimi. Mi dispiace lasciare Agrigento - dice Ale Piazza - un posto dove mi sono sentito a casa. Ho rifiutato di tornare a casa mia per potere rimanere qui. Io e mia moglie ci siamo trovati molto bene, questa città ci ha dato tanto”. Piazza e la Fortitudo storia di destini che hanno scelto di incrociarsi, il bolognese arrivato alla Moncada quattro anni fa, dando vita ad un'avventura che lui stesso definisce “fortunata”.

Il grande rapporto con il diesse Cristian Mayer e lo speciale legame tra lui e Franco Ciani: “L’estate della mia firma è stata particolare – dice Piazza – portavo via diverse critiche. Provenivo dalla Viola ci furono grosse polemiche. Io, ero convinto di fare la scelta giusta così è stati. Sono convinto che Agrigento con il progetto giovani, con la giusta mentalità può comunque avere tante grandi soddisfazioni, nonostante il budget sia inferiore”.

Il presidente Salvatore Moncada nella sua conferenza stampa, ha “bannato” i top ingaggi. L’imprenditore ha detto stop ai contratti da 80mila euro, Piazza risponde così: “Ingaggio? Si, il mio era importante ma non di certo di quel calibro. Io, non ne ho fatto mai una questione di soldi – ha detto ‘Piazzino’ – per me c’è altro”. L’erede designato del numero 21 è Zugno, al giovane siciliano in mano la Fortitudo. “Auguro a Ruben tutto il bene del mondo, sperando che riesca a prendersi le stesse soddisfazioni che ho preso io con questa maglia – ha dichiarato Ale Piazza. Ciani? Ha ragione Salvatore Moncada difficile pensare al basket qui, senza di lui”.

Il bolognese è da oggi un nuovo giocatore dell’Eurobasket Roma, squadra che da sempre lo corteggia. “Li, gioca il mio testimone di nozze. Da circa dieci anni mi chiede di giocare a Roma, adesso ho firmato. Piazza sul mercato? Abbiamo trovato l’accordo subito”. L’ormai ex giocatore della Fortitudo saluta Agriento, lo fa con gli occhi lucidi ma senza rammarico: “Ho la coscienza pulita. Rimpianti? Ho quella gara 4 contro Torino che mai dimenticherò. Tutti, potevamo entrare nella storia del basket italiano, credo che nessuno poteva aspettarsi che da un ottavo posto potesse succedere tutto quello che è successo. Non la dimenticherò mai”.

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