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Martedì, 23 Aprile 2024

Girgenti Acque, Fava: "Importante il cambio di passo di questa Prefettura"

Il presidente della commissione antimafia: "Questo comitato d'interessi ha ritenuto di dover soggiogare e condizionare diversi livelli trasversali"

"Il cambio di marcia nella gestione di questa Prefettura e nella rappresentazione che le istituzioni hanno in questa Prefettura è importante. Il prefetto ha firmato una interdittiva che al di là del provvedimento specifico sanzionatorio ricostruisce una decina abbondante di anni di come sia esistito in questa provincia un comitato d’affari trasversale che ha gestito non solo l’acqua ma tanti grandi appalti pubblici. Ricostruisce tavolini d’interesse e di scambi in cui si sono alternati, scambiati e sovrapposti capitali da un’azienda all’altra, ricostruisce il modo in cui sono mancati i controlli da parte pubblica su una risorsa pubblica e con soldi pubblici. Tutto questo non è stato fatto fino a qualche mese fa e negli anni scorsi nonostante la relazione della Dia e delle altre forze dell’ordine indicassero nelle aziende che fanno capo al gruppo Campione anche il luogo di arrivo e destinazione di capitali che avevano provenienze ambigue".

Commissione Antimafia: "Girgenti Acque sistema di potere trasversale"

E' un attacco a testa bassa quello del presidente della commissione parlamentare antimafia Claudio Fava ha fatto non solo nei confronti della Girgenti Acque e del suo ex presidente, Marco Campione, ma soprattutto nei confronti della Prefettura d Agrigento, con riferimento implicito, ma nemmeno tanto, all'ex prefetto Nicola Diomede, oggi indagato. Secondo Fava sarebbe registrabile un "cambio di marcia" che, ha aggiunto, "dimostra che le cose si possono fare e sull’acqua si può fare una battaglia di civiltà che restituisca questa risorsa alla buona fruizione ma che eviti che diventi oggetto di sciacallaggio e saccheggio. E' però necessario che ognuno faccia la propria parte. Questa Prefettura ha fatto una parte eccellente insieme alla Procura della Repubblica e delle altre forze dell’ordine e quindi se la storia cambierà anche in tal senso dipenderà dal lavoro che è stato fatto".

Procura che sta lavorando a pieno regime, pare, per chiudere il cerchio su indagini "eccellenti" che potrebbero portare a risultati clamorosi. Un lavoro rispetto al quale la commisione è, ovviamente, un passo indietro. "Non ci sovrapponiamo all’eventuale accertamento di responsabilità penali - dice Fava -, il nostro vuole essere un lavoro d’indagine sulle responsabilità politiche, istituzionali, sul modo in cui questo comitato trasversale ha ritenuto di dover soggiogare e condizionare diversi livelli trasversali. Se Girgenti Acque è stata in condizione di offrire un pessimo servizio alla collettività è stato perché chi avrebbe dovuto controllare non ha controllato. E quando la catena di controlli si interrompe, si spezza per interesse o reticenza, quando la Regione non chiede all’Ati il rendiconto di quanto avrebbe dovuto fare, quando l’Ati non chiede all’imprenditore privato il rispetto puntuale della convenzione, quando gli organi di giustizia amministrativa ritengono di dover avere un occhio troppo benevolente, quando chi dovrebbe controllare il controllato ci va a braccetto salta la democrazia e la conseguenza la pagano i cittadini con una bolletta più cara d’Italia con dentro voci di spesa che non riguardano nemmeno la realtà ovvero legati a sistemi di depurazioni dell’acqua quando sappiamo che ci sono 13 impianti sotto sequestro e il 90% dell’acqua di questa provincia non è depurata".

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