Il licatese, negli ultimi tempi, alla sistematica ricerca di soldi, avrebbe iniziato - stando all'accusa - a perseguitare più familiari per cercare di ottenere denaro
La pensionata 74enne ha subito, già dallo scorso anno, violenze tanto fisiche quanto psicologiche. Ma ad un certo punto - dopo l'ennesima baruffa - non ce l'ha fatta più e, con coraggio, ha denunciato
La pena più alta è stata disposta per Pietro Campo, di 66 anni, di Santa Margherita Belice, al quale sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione (il pm aveva chiesto 6 anni)
Gli indagati non hanno tenuto conto di un dettaglio, che non era affatto di poco conto. Due dei tre titolari di aziende presi di mira erano, e sono, appartenenti all'associazione antiracket Libero Futuro. Inevitabile quindi la denuncia
Secondo l'accusa formalizzata da Squadra Mobile e Dda di Palermo, Migliara avrebbe "rivendicato un'assoluta ed incontrastata autorevolezza sul territori". In una conversazione telefonica vengono fatti i nomi di imprenditori e politici empedoclini da interpellare per trovare un lavoro
Ad essere presi di mira, dal dicembre del 2019 fino allo scorso agosto, sarebbero stati più imprenditori, soprattutto coloro che si occupano della raccolta dei rifiuti
La donna è stata anche ammonita dal questore. Lo scopo del provvedimento è scoraggiare le gravi condotte e garantire alle parti offese una rapida tutela
Si tratta del 40enne Gaetano Cascio, ritenuto responsabile dei reati di sostituzione di persona, peculato e tentata estorsione. I carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti anche un ordine di sequestro preventivo equivalente alla somma indebitamente sottratta alla vittima
Antonio Maira è stato scagionato da tutte le accuse (4 anni e 8 mesi in primo grado), pena rideterminata in 4 anni e 4 mesi per il fratello Giuseppe: una delle presunte vittime sarebbe stata costretta a fuggire al Nord
A presentarsi dai carabinieri, per denunciare quanto stava capitando, è stato il vice presidente dell’azienda che ha riferito su più messaggi – arrivati, da un mittente sconosciuto, all’indirizzo di posta elettronica della ditta – con i quali venivano chiesti i soldi per “impedire la messa in commercio di bottiglie di vino adulterate con veleno cianuro”
A chiedere aiuto ai carabinieri è stata la settantenne che era stata ripresa, a sua insaputa, durante i passati incontri con l'uomo. All'appuntamento per consegnare il denaro, la donna si è presentata assieme ai militari
L'avvocato di fiducia dei due insisterà sull'insussistenza del rischio di reiterazione dei reati così come sull'infondatezza del quadro accusatorio definendolo "esagerato"
Il primo a denunciare è stato un imprenditore edile. Attraverso le intercettazioni le altre vittime sono state messe davanti ad un bivio: o collaborare o rendersi favoreggiatori e complici
L'operaio quarantunenne aveva dato appuntamento ai due agenti di commercio davanti ad una rivendita di articoli per la pesca per farsi ricomprare l'attrezzatura