"Trovato con involucri di cocaina dopo la fuga sul tetto", il giudice: domiciliari con braccialetto elettronico
L'arresto del quarantatreenne, fatto dai carabinieri, è stato convalidato
L'arresto del quarantatreenne, fatto dai carabinieri, è stato convalidato
Otto gli involucri di cellophane, con all’interno poco più di 43 grammi di stupefacente, che sono stati recuperati e posti sotto sequestro
Gli imputati avrebbero allestito una vera e propria centrale operativa all'interno di un circolo ricreativo di Favara
Era già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Canicattì e di presentazione alla polizia giudiziaria
A finire nei guai, ma durante un altro controllo, anche un secondo giovane che è stato trovato con più dosi di cocaina
I militari della Guardia di finanza, durante la perquisizione domiciliare, hanno trovato uno stanzino adibito al confezionamento della sostanza stupefacente
I poliziotti si sono insospettiti a causa dell'atteggiamento del giovane che verosimilmente aveva appena comprato la "roba"
La “roba” è stata posta sotto sequestro e nei prossimi giorni verrà sottoposta ad esame per stabilire qualità dello stupefacente
Gaetano e Riccardo Volpe, rispettivamente di 56 e 32 anni, entrambi residenti a Realmonte e Salvatore Papia, 51 anni, di Favara, avevano impugnato l'ordinanza del gip Francesco Provenzano. Le motivazioni verranno depositate fra 45 giorni
Il bracciante agricolo ha commesso il reato a Menfi nel 2018
Massimo Tilocca ha risposto, durante l'interrogatorio, a tutte le domande del magistrato che gli ha imposto l'obbligo di dimora, con la prescrizione di dover rientrare prima delle ore 20 e non allontanarsi, dall'abitazione, prima delle ore 7
Il giudice ha già convalidato ed ha disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Don Antonio Nuara: "Ribera va diventando sempre più terra di nessuno. Le forze dell'ordine non ce la fanno per l'esiguità dell'organico a far fronte a tutte le richieste"
I carabinieri, che già lo scorso luglio avevano ammanettato un sessantenne trovato con ben 24 chili di "roba", hanno sequestrato ben 10 mila euro, contanti ritenuti provento dell'illecita attività di spaccio
Le parole pronunciate il 21 agosto del 2019 sono, per la Procura, una “ulteriore conferma dell’attività di pescaggio effettuata dai membri della famiglia Volpe della sostanza stupefacente dispersa in mare”
Sono state 17 le misure cautelari, firmate dal gip su richiesta della Procura, a carico di altrettanti iscritti per spaccio di stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantità e tentata estorsione
Per tre indagati - un empedoclino residente a Realmonte, un agrigentino e un favarese (che era già detenuto per altra causa) - è stato disposto il carcere
L'inchiesta della Squadra Mobile è nata dopo il sequestro di 5 chili di roba che aveva sulla superfice dei cristalli di sale. Il procuratore capo Salvatore Vella: "Abbiamo accertato che un veliero, battente bandiera spagnola, con a bordo due colombiani, originari di Medellìn, erano stati soccorsi dalla Guardia costiera e hanno gettato in acqua lo stupefacente"
L’indagine, anche in collaborazione con la Guardia costiera, ha permesso il sequestro di oltre 140 chili di hashish e la denuncia di oltre 41 persone alla Procura. Tre persone sono finite in carcere, 6 ai domiciliari e per tutti gli altri indagati è stato disposto obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
A riferire di un'aggressione ai medici è stato lo stesso giovane. I sanitari, dopo avergli diagnosticato una ferita lacero contusa alla spalla destra, guaribile in circa 10 giorni, lo hanno dimesso
L'intercettazione sul quarantenne favarese finito in carcere: “Che minchia devo fare … già a poco a poco mi deve dare mille euro”
La donna, vittima di quelle che sono state delle vere e proprie violenze sessuali aggravate, arrivava perfino al punto di implorare la sostanza stupefacente
I dettagli delle attività condotte dai militari della tenenza di Favara sono stati illustrati in una conferenza stampa
Le riprese video hanno cristallizzato come gli ospiti della struttura per disabili psichici e tossicodipendenti venissero maltrattati e minacciati quando si azzardavano a protestare o recriminare per eventuali carenze nella gestione della comunità
Per due indagati è stato disposto il carcere, per altrettanti l'obbligo di dimora ad Agrigento. Ed ancora, per altri due indagati, il divieto di dimora in provincia e infine ad un sessantenne è stato imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria