L’immobile in fase di ristrutturazione che è poco distante dal suggestivo castello è di proprietà di un imprenditore iscritto all’associazione antiracket “Libero futuro”
L'immobile preso di mira dagli ignoti attentatori è di proprietà di un imprenditore agrigentino che fa parte dell’associazione antiracket “Libero futuro”
La macchina era posteggiata lungo il ciglio di una strada del Villaggio Mosè, e senza nessuno a bordo, quando è stata messo a segno quella che ha tutte le caratteristica dell’intimidazione. Indagano i carabinieri
Spetterà però all’attività investigativa riuscire a circostanziare tutto l’accaduto e, se dal caso, giungere all’identificazione del balordo o del gruppo
La minaccia di morte è stata denunciata alla Squadra Mobile che sta indagando per individuare gli autori dell'intimidazione. L'associazione LiberaFuturo: "Uniti intorno al collega con l'impegno di intensificare l'azione di denuncia contro i mafiosi ed i malfattori dei quali ancora non riusciamo a liberarci"
“Bersaglio” dell’intimidazione: un licatese quarantasettenne, socio di un’agenzia di onoranze funebri. L'uomo è stato già ascoltato dai carabinieri che si stanno occupando delle indagini
Il danneggiamento, che ha provocato danni quantificati in circa 2 mila euro, è stato già denunciato dalla vittima: un 58enne alla stazione dei carabinieri
Appena a metà dello scorso agosto si registrò un fatto analogo. Ben 450 le viti da uva da tavola che vennero, allora, abbattute al suolo provocando un danno di quasi 3 mila euro
A fare la scoperta è stato uno dei lavoratori. Avviate le indagini per provare a fare chiarezza e, soprattutto, identificare l’artefice dell’inquietante gesto
"Si tratta di un bruttissimo segnale che non va trascurato e in questo senso è auspicabile che le forze dell'ordine possano presto individuare i responsabili e nello stesso tempo consentire a don Pasqualino di svolgere in sicurezza la sua attività pastorale"
La deflagrazione ha mandato in frantumi la finestra, ma nessuno, per fortuna, è rimasto ferito. Delle indagini sull'avvertimento si stanno occupando i carabinieri
I carabinieri si sono messi a “caccia” di possibili impianti di video sorveglianza pubblici o privati. L’area dove è stato lasciato il brutto messaggio non è risultata essere però coperta da telecamere
Il trentenne ha trovato tranciate alcune centinaia di viti di uva da tavola. Il danno, anche se ancora in corso di quantificazione, si aggira su circa 20 mila euro