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Tecnocasa cup, tutti pazzi per il Catania di Montella

Applausi e aria di festa in quel dello stadio Esseneto, dopo trent'anni una squadra di serie A, torna a calcare il manto erboso seppur non in ottimo stato dell'impianto agrigentino

Applausi e aria di festa allo stadio Esseneto, dopo trent'anni una squadra di serie A torna a calcare il manto erboso, seppur non in ottimo stato, dell'impianto agrigentino. Hotel Dioscuri prima e partita dopo, la giornata del calcio Catania è stata lunga e intensa. All'interno del Tecnocasa cup, si sono affrontate Campofranco, Catania ed infine Akragas.
 
 
Il primo incontro di 45 minuti è stato disputato dal Campofranco e dal Catania. I campofranchesi sono scesi in campo con una formazione tipo: Messina in avanti e l'esperto Galeoto ad agire in mezzo al campo. Il Catania di Montella mette in campo  Terraciano, Calapai, Bellusci, Marchese, Capuano, Izco, Paglialunga, Almiron, Gomez, Aveni, Wellington.
 
 
Tra Campofranco e Catania ad avere la meglio sono gli etnei che "affondano" i giallorossi di Mutolo con il risultato tennistico di 7 a 0. Il primo gol arriva dall'ennese Marchese che sfrutta un angolo di Gomez e mette in rete il gol più facile del mondo. Il raddoppio arriva al minuto 18: Paglialunga verticalizza per Wellington, che è abilissimo a girarsi, e dal limite dell'area conclude in rete con un bel diagonale.
 
Al 22esimo minuto tutti gli applausi sono per il "Papu" Gomez: tiro da fuori area e palla che si insacca in rete. Un minuto dopo il gol del "Papu" vale tutti i soldi spesi per acquistare il tagliando: palla che parte dalle linea di fondo e bacia la rete.
 
Sul 4 a 0 il Catania dilaga, è ancora Gomez l'incubo della retroguardia di Campofranco, assist per Wellington che deve solo spingere la sfera in porto. Al 38esimo, errore nel retropassaggio di un difensore giallorosso e nel disimpegno del portiere: Wellington ne approfitta ed il punteggio assume proporzioni tennistiche, 0-6. Al 42esimo minuto, il 7 a 0 arriva dai piedi di Marchese che sfodera un gran sinistro dal limite e chiude le marcature.
 
Nel match successivo, a scendere in campo è l'Akragas. Il tecnico Vincenzo Montalbano mette dentro per una manciata di minuti i titolarissimi: Bennardo e Guastella in avanti, suggeriti da Piazza, Borrelli e Biondo, ad agire dalle retrovie Semprevivo, Russello, Monteleone, Russo. Il Catania risponde con i pezzi da novanta: Kosicky; Motta, Legrottaglie, Franchina, Marchese, Seymour, Lodi, Comegna; Ricchiuti, Ebagua, Catellani.
 
L'Akragas parte forte, Biondo è scatenato e suggerisce palloni invitanti per Bennardo, che in più di un'occasione a sfiorare il vantaggio. Lineari e affamati di far bella figura gli akragantini strappano più di un applauso ai tifosi locali.
 
Montalbano fa rifiatare i suoi e mettendo, Santangelo, Faia, Casella, Gallo, Indelicato, Tilaro e altri giovani. La partita finisce a reti inviolate, un'Akragas vivace ferma il Catania sullo zero a zero.
 
Nel post partita spazio ad abbracci e foto, ma anche a dichirazione del chiave del centrocampo Lodi: "E' stata una bella giornata di festa, è stato bello giocare qui".
 
E' soddisfatto degli applausi anche il siciliano di Enna Marchese: "Tornare dalle mie parti è sempre bello, felice degli applausi e del calore del pubblico". Piccola battuta anche di Vincenzo Montella, tecnico del Catania il quale ha dichiarato: "Giocare in queste piazze fa sempre molto piacere".
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