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Kamarat - Akragas, Castronovo: "Incontrerò i tifosi per sapere come sono andati i fatti"

Il vicepresidente dell'Akragas: "Nella concitazione del dopo gara non sono stato molto chiaro nell'esprimere il mio pensiero sugli incidenti verificatisi all'esterno dei 'Salaci' di Cammarata"

"Nella concitazione del  dopo gara non sono stato molto chiaro nell'esprimere il mio pensiero sugli incidenti verificatisi all'esterno dei 'Salaci' di Cammarata, inducendo in errore l'intervistatore. Fermo restando la condanna di tutti gl'episodi accaduti al termine di una partita bella e corretta dentro e fuori il campo, va detto che non deve passare il messaggio che i tafferugli siano stati causati immotivatamente dai tifosi dell'Akragas, che più volte, specie quando hanno perso la serie D a soli 11 minuti dalla fine contro il Città di Cava, hanno dimostrato la loro sportività". A parlare è Giovanni Castronovo, vicepresidente dell'Akragas, per meglio chiarire quanto affermato nell'intervista pubblicata ieri sera su AgrigentoNotizie.

 
"Mi risulta - ha continuato Castronovo - che dei pseudo tifosi del Kamarat abbiano pestato a sangue un tifoso akragantino sottraendogli lo striscione 'Willy vive', dedicato ad un nostro grande tifoso deceduto alcuni anni orsono. Purtroppo l'episodio ha generato la reazione di altri nostri tifosi intervenuti per difendere il loro amico, scatenando alcuni tafferugli, proseguiti poi con lanci di pietre verso le auto che procedevano in direzione di Agrigento. Ovviamente siamo dispiaciuti per l'accaduto. Noi rappresentiamo una prestigiosa città quale è Agrigento e dobbiamo adoperarci affinché tali fatti non abbiano più a ripetersi. In settimana incontrerò la tifoseria organizzata per capire meglio ciò che è accaduto".
 

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