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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Akragas, Giovanni Amico: "Puntiamo sui giovani, loro sono il futuro"

Il responsabile del settore giovanile biancazzurro punta dritto sulla linea verde. Tra gli obiettivi immediati uno stage per giovani calciatori nati dal '96 in poi e fino al 2004 e la partecipazione ai campionati provinciali per le categorie "Juniores" e "allievi"

"Il vero futuro dell’Akragas è nel settore giovanile". E’ questa la filosofia di Giovanni Amico, responsabile del settore giovanile dell’Akragas.

"La società biancoazzurra deve puntare sui giovani perché, in un calcio profondamente colpito dalla crisi finanziaria, i giocatori devono essere costruiti in casa: solo così si possono dimezzare i notevoli costi affrontati per i calciatori non indigeni. Nei prossimi giorni e comunque subito dopo il rientro del presidente Alessi  - dichiara Amico, presenteremo lo staff tecnico che curerà il settore. La base deve avere organizzazione e professionalità e la nostra speranza è che da questo contenitore vengano fuori i futuri calciatori dell’Akragas. Non è così semplice – continua il dirigente biancoazzurro, ma metto a disposizione la mia esperienza maturata con la scuola calcio Athena, diretta da Giovanni Sorce, per concretizzare un progetto che consenta di guardare al futuro perché non bisogna mirare ai risultati immediati ma occorre formare, lavorare per tanto tempo ed avere molta pazienza per costruire un calciatore". 

Tra gli obiettivi immediati uno stage per giovani calciatori nati dal 96 in poi e fino al 2004 e la partecipazione ai campionati provinciali per le categorie “Juniores” e “allievi” mentre si sta valutando la composizione di una formazione che prenda parte alla categoria “esordienti”.  

“Il settore giovanile deve diventare il fiore all’occhiello dell’Akragas – continua. I campionati di settore costituiscono una vetrina importante e bisogna avviare un percorso di potenziamento ma anche di condivisione del progetto. Per un giovane agrigentino giocare con la maglia biancoazzurra deve significare fare parte di un programma formativo di ampio raggio che si traduce in una crescita principalmente umana e successivamente tecnica e sportiva. Bisogna crescere non solo nel gioco ma anche nei valori”.

Insomma si prevede un futuro più che roseo per il calcio giovanile biancoazzurro anche perché lo sviluppo di un buon settore rappresenta ormai una necessità viste le difficoltà e la pianificazione non può che partire dai più giovani.

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