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Sabato, 20 Aprile 2024
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L'Akragas è salva, Silvio Alessi: "Abbiamo riscritto la storia del calcio"

La voce dei protagonisti. I biancazzurri pareggiano uno a uno e si regalano una salvezza storica

L’Akragas è ancora in festa. I biancazzurri pareggiano uno a uno contro il Melfi e si aggrappano ancora una volta alla LegaPro. In sala stampa, lacrime di Thiago Cazè ed emozione di Lello di Napoli.

“Voglio ringraziare tutti – ha detto il capitano Cazè -  chiediamo scusa se vi abbiamo fatto soffrire. Devo anche ringraziare Gesù, lui ha voluto che io fossi qui”.

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Entusiasta anche e soprattutto Di Napoli. “L’anno prossimo giocheremo in LegaPro. E’ quello che avevo promesso, così sarà. Espulsione? Ho detto ai giocatori  di non buttare via la palla, ci stavamo giocando la promozione. Io sono venuto qua con grande umiltà e rimarrò sempre umile. Futuro? Io sono un docente, ma il docente ha bisogno di un preside. Devono essere persone che credono ad un progetto. Come mi sento? Ho completato quello che avevo lasciato in sospeso nel ’92.  Un finale così lo avevo sognato, immaginando anche un gol di Longo. Questa salvezza, lo dico con tutta l’umiltà del caso, è molto più bella rispetto a quella dello scorso anno. Restare qui? L’Akragas è la mia prioprietà ma non decido io".

Il presidente Silvio Alessi è galvanizzato, il patron ha assistito al big match ed ha poi commentato. “Oggi abbiamo riscritto la storia del calcio agrigentino. Abbiamo mantenuto la categoria con un gruppo di giovani meravigliosi guidati da un grande mister e da un grande staff. Questo - dice Alessi - successo lo dedico a tutti quanti amano questi colori e a quanti ci sono stati accanto in questi anni. Agrigento merita questo patrimonio calcistico che va salvaguardato a tutti i costi".

Il presidente Marcello Giavarini, al termine della partita Akragas – Melfi, che ha visto i biancazzurri ottenere la salvezza dichiara: “Complimenti all’Akragas  per la meritata salvezza.  Sono impossibilitato ad essere presente ad Agrigento per gioire con tutta la città e i tifosi. Vi sono vicino anche da lontano. Festeggiate anche per me. Forza Akragas”.

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