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Akragas, Rigoli: "I fischi? Ricordiamoci dove eravamo, Lecce che onore"

L'allenatore dell'Akragas è pronto ad affrontare il Lecce. Pino Rigoli torna sui fischi diretti alla squadra nell'ultima sfida casalinga

"Affrontare il Lecce per noi è motivo di grande orgoglio". Presenta così Pino Rigoli la sfida esterna tra l'Akragas ed il Lecce. Il tecnico dei biancazzurri è sicuro: "Nel calcio è vero bisogna guardare sempre avanti, ma ricordiamoci dov'eramo qualche anno fa. I fischi? Chi paga il paga il biglietto può fare quello che vuole, ma a fine gara. Durante i novanta minuti la squadra va sostenuta. Sul futuro dell'Akragas noi facciamo parlare il campo. Sul mio futuro posso dire che ho un contratto fino al 30 giugno, poi se la società vorrà ci accomoderemo e ne parleremo".

Il Lecce non fa paura a Pino Rigoli, il tecnico non teme ma rispetta: "Andare solo a 'via del Mare' dovrebbe farci capire in che campionato stiamo giocando. In questo giorne - dice Rigoli - ci sono piazze troppo importanti. Catania, Foggia, Lecce: questo è un campionato fatto di squadre che hanno giocato in serie A. Sul campo la mia squadra sarebbe già salva a ridosso dei top club, questo dovrebbe bastarci per farci capire che nell'Akragas ci sono solo grandi uomini. Noi dobbiamo essere bravi a pensare partita dopo partita. Due pareggi in due gare? Meglio una vittoria ed una sconfitta. Scherzi a parte, vogliamo fare risultato".

E sull'attuale situazioni portieri, Rigoli dice: "Quando sono arrivato ho fatto delle scelte chiare, Vono è stato infortunato e quindi ho messo dentro Maurantonio. Quest'ultimo è un grande professionista ed una grande persona, ma il titolare è Alessandro Vono". 

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