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La treccia, un'acconciatura glamour declinata in tanti modi

E' una pettinatura che torna sempre in auge e che fa pensare ad un look romantico e aggraziato. Vediamo quanti tipi di treccia ci sono e quale è il più adatto alle varie occasioni

Lo avevano già anticipato le passerelle della Primavera-Estate 2019, proponendo tantissime varianti di questo classico dell’acconciatura. Da quelle lunghissime e tirate a quelle mini, fino a quelle intrecciate con un foulard, ispirazione perfetta per la stagione in arrivo.

C‘è stato un periodo in cui sui red carpet più importanti non si vedeva altro, poi le trecce sono scomparse all’improvviso dai radar beauty, sostituite da look meno romantici ma ugualmente impattanti, complice il boom dei corti. Ma le trecce non conoscono crisi, specie per chi ha voglia di qualcosa di diverso, anche se i capelli non sono lunghissimi.

Oltre a esisterne tante tipologie, c’è anche un beauty code per le tipologie di trecce da sfoggiare, ovvero, alcune trecce si prestano meglio a certe occasioni rispetto ad altre per comunicare qualcosa.

Qui di seguito un piccolo glossario, con tutti i tipi proposti per variare anche con questa tradizionalissima acconciatura.

TRECCIA A TRE CIOCCHE: questa è la prima che si deve imparare e anche la più semplice, la ciocca di destra passa sopra quella di mezzo, quella di sinistra sopra la nuova ciocca di mezzo, quella di destra di nuovo nel mezzo e così via fino alla fine.

TRECCIA FRANCESE: la treccia francese è un classico che non passerà mai di moda. Perfetta per un appuntamento romantico a ad un colloquio di lavoro.

TRECCIA A SPINA DI PESCE: può essere morbida o ben aderente, al centro o di lato e si adatta a ogni situazione.

TRECCIA OLANDESE: è chiamata anche treccia francese al contrario.

TRECCIA A CORDA: è la più semplice che esista.

TRECCIA A QUATTRO CIOCCHE: per un effetto wow e per quelle più esperte nell’acconciarsi i capelli.

Come indossarle? A ogni treccia un look diverso.

LA DOMENICA: è perfetta la doppia treccia pony, ovvero due trecce laterali che finiscono in una coda di cavallo.

AL LAVORO: per un colloquio o per una normale giornata in ufficio, la treccia alla francese va sempre bene. Va all’indietro e poi scende a cascata sulla schiena.

APPUNTAMENTO CON LUI: una treccia laterale sciolta, che suggerisce dolcezza e sembra fatta con semplicità. Da sfoggiare dal secondo appuntamento in poi. Il segreto per realizzarla è far passare sempre la seconda ciocca sotto la precedente e mai sopra. Poi, come nella treccia alla francese si aggiungono piano piano le ciocche restanti.

PER IL WEEKEND VIA: nei prossimi weekend di primavera in campagna o in qualche città del mondo, si può optare per la treccia ondulata, ovvero una mezza treccia a spina di pesce con il resto dei capelli sciolti in morbide onde.

PER LA SERA: se volete essere chic optate per uno chignon basso intrecciato, mentre per una coda più decisa ma non banale quanto una normale ponytail, allora c’è la treccia incatenata: fate prima una coda e poi fate dei nodi, aggiungendo sempre più capelli dai lati esterni.

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