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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Riduzione della Tari per chi ha un pollaio? Il Consiglio boccia la proposta

Il consigliere Marcella Carlisi: "Avrebbe provocato anche la denuncia degli eventuali pollai abusivi all’Asp, permettendo il reale censimento utile in caso di emergenze sanitarie come quella di influenza aviaria qualche anno fa"

Riduzione del 30 per cento sulla Tari per chi possiede un pollaio? Il Consiglio ha detto "no". E - stando al consigliere comunale del movimento Cinque Stelle Marcella Carlisi - "non si è permesso ai cittadini di risparmiare". 

Chi ha avviato il compostaggio dei propri scarti organici, possedendo una compostiera e dimostrando di comprare l'apposito acceleratore biologico, paga il 30 per cento in meno di Tari ad Agrigento. "Alcune persone hanno dei pollai domestici cui destinano tutti gli scarti organici. Assimilando, dunque, la compostiera ad un pollaio avevo proposto - ha spiegato il consigliere Carlisi - per questi utenti delle riduzioni, tra l’altro perfino minori fino a 4 polli. Molte delle utenze dotate di pollaio, sono situate lontane dai centri abitati ed è difficile raggiungerle con il servizio di raccolta differenziata. Addirittura, per la lontananza dai centri abitati, già godono di riduzioni per prestazioni inferiori di servizio. E le riduzioni non possono sommarsi".

La riduzione aveva - sempre secondo quanto rende noto Marcella Carlisi - il parere favorevole del dirigente finanziario che ha spiegato in Consiglio che lo sconto non gravava sulle bollette degli altri utenti perché, non conferendo umido e non prelevandolo dalle utenze, si abbatte un costo.

"La riduzione avrebbe provocato anche la denuncia degli eventuali pollai “abusivi” all’Asp, permettendo il reale censimento utile in caso di emergenze sanitarie, come quella di influenza aviaria qualche anno fa. Eppure - scrive il consigliere del movimento Cinque Stelle - la maggioranza e parte dell’opposizione si è astenuta bocciando, di fatto, l’atto e non permettendo ai cittadini di risparmiare. La giustificazione? Un provvedimento poco democratico perché non tutti possono tenere un pollaio. Non si capisce perché chi ha un pollaio e non produce umido debba pagare in bolletta le spese di tutti gli altri che l’umido invece lo producono, strano concetto di democrazia".

In Consiglio è, però, passato un altro atto del consigliere Marcella Carlisi. Quello per la revisione delle tariffe con le categorie professionali che pagano spesso senza produrre.

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