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Statali a rischio e mancata presenza alla marcia, è scontro a Racalmuto

Il sindaco Emilio Messana ha disertato la manifestazione di protesta. Pagliaro: "Non è in grado di affrontare i problemi". La replica: "Ero in riunione con dei tecnici per valutare un bando regionale". Inaugurata la campagna elettorale

C’erano tutti: sindaci, assessori comunali, sigle sindacali, associazioni varie, il vescovo di Caltanissetta e perfino l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione: Marco Falcone. Gli amministratori locali si sono mobilitati in tutti i Comuni dell’Agrigentino e del Nisseno. Alla manifestazione per tenere i riflettori accesi sul caso Cmc e per reclamare il riavvio dei cantieri di raddoppio della statale 640, la Agrigento-Caltanissetta, era, però, “assente il sindaco di Racalmuto Emilio Messana”. A farlo notare è stato il consigliere comunale Sergio Pagliaro. Ma Messana, del resto, aveva già disatteso la convocazione, ad Agrigento, del collega sindaco Lillo Firetto. Racalmuto non era presente, quindi, neanche quando è stato sottoscritto l’appello al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

“Non è la prima volta che Messana non partecipa a manifestazioni così importanti per la salvaguardia del territorio e per la tutela dei posti di lavoro – ha scritto Pagliaro - . Va ricordato che alcune imprese locali e decine di lavoratori sono coinvolti, ma al sindaco non interessa”. Messana è in scadenza di mandato elettorale, a fine aprile a Racalmuto si tornerà alle urne. “Non è in grado di affrontare i problemi, un paese in ginocchio, le attività commerciali al collasso – sottolinea Pagliaro – e il sindaco è slegato ai problemi comuni, incapace di programmare, progettare e decidere. Ad esempio, la via Vittorio Emanuele di Racalmuto – spiega Pagliaro, che ha firmato la prima come la seconda mozione di sfiducia al sindaco - chiusa al traffico da diversi mesi crea non poche difficoltà alla viabilità e alle attività commerciali. Il divieto di sosta in piazza Crispi pone fine alle poche attività presenti”.

“Avevo convocato una riunione con i tecnici per valutare il bando regionale che assegna contributi a fondo perduto per interventi edilizi e migliorie tecnologiche nei teatri siciliani”. Spiegando perché non è stato presente alla marcia, il sindaco di Racalmuto Emilio Messana ha ribattuto al consigliere comunale Sergio Pagliaro.

Messana, sostenendo che il consigliere Pagliaro gli avesse “rimproverato” l’assenza, ha segnato ufficialmente l'avvio della campagna elettorale: “Pagliaro, sfiduciato recidivo, nei proclami che preludono all'imminente campagna elettorale, dovrebbe guardarsi bene intorno. Si accorgerebbe che gli artefici dell'abbandono e del degrado urbanistico del nostro centro storico, con la conseguente crisi delle attività commerciali, sono proprio i suoi padrini politici, i suoi alleati. Quarant'anni  fa furono i vari Bongiorno, Gueli, Sardo, a strangolare il centro storico, pianificando lo sviluppo urbanistico oltre il ponte del Carmelo. Il centro soffre perché i residenti si sono ridotti e la responsabilità politica è di chi, quando governava, ha preferito immaginare Racalmuto a Bovo e in contrada Piedi di Zichi, piuttosto che preoccuparsi del cuore del paese”. Messana, nella sua replica, ha focalizzato l’attenzione sul centro storico dove “gli investimenti privati languono” ed ha evidenziato anche i problemi che la sua amministrazione ha affrontato.

Un fatto, oggettivo, è però certo: Racalmuto non è stata presente – non c’era il sindaco, né un suo delegato – alla marcia di Caltanissetta e nemmeno all’incontro di sindaci svoltosi, settimane prima, ad Agrigento.  

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