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Riforma degli enti locali, Gibilaro: "Offesa al Consiglio comunale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, interviene a seguito della decisione della giunta regionale Crocetta di sospendere, in attesa di un parere dal Consiglio di giustizia amministrativa, la norma contenuta nella riforma elettorale e degli enti locali, la 17 del 2016, che impone la decadenza del sindaco e della giunta e non solo del Consiglio comunale, qualora non sia approvato il bilancio di previsione entro i termini di legge.  

Gibilaro afferma: "Si tratta di un’altra, l’ennesima, offesa alle prerogative del Consiglio comunale. È inammissibile che si assecondino i gravi ritardi dei sindaci che, a conclusione del nono mese dell’ anno, non hanno ancora trasmesso al Consiglio comunale la proposta del bilancio di previsione dello stesso anno in corso. Ciò significa svilire del tutto il ruolo del Consiglio comunale, perché nulla potrà valutare, prevedere e programmare il Consiglio comunale innanzi ad un bilancio di previsione esaminato a conclusione dell’anno a cui lo stesso bilancio si riferisce".  

"Suggerisco – conclude il consigliere Gibilaro - al presidente e al governo Crocetta, un’altra modifica alla riforma degli enti locali: abolite anche i Consigli comunali, perché tanto, così procedendo, non servono a nulla”.

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