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Referendum del 28 maggio, istruzioni per gli elettori all'estero

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il Comune rende noto che, con decisione del Consiglio dei Ministri adottata il 14 marzo scorso, è stata determinata la data del 28 maggio 2017 per i referendum popolari relativi alla "abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti " ed alla "abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)".

Il decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi elettorali è stato emesso in data 15 marzo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella stessa data.

Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all'estero per un periodo di almeno tre mesi, nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, nonché i familiari con loro conviventi, possono partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari italiani ( legge 459 del 27 dicembre 2001, quale modificata dalla legge 6 maggio 2015, n.52 ).

Tali elettori, se intendono partecipare al voto dall'estero, dovranno fare pervenire al Comune d'iscrizione nelle liste elettorali entro il 26 aprile 2017 ( con possibilità di revoca entro lo stesso termine) una dichiarazione di opzione. L'opzione può essere inviata per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al Comune anche da persona diversa dall'interessato .

La dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e obbligatoriamente corredata di copia di documento di identità valido dell'elettore, deve in ogni caso contenere l'indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l'indicazione dell'ufficio consolare (Consolato o Ambasciata ) competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l'ammissione al voto per corrispondenza (ovvero di trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure mediche in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale; oppure di essere familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni.

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