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Sabato, 20 Aprile 2024
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Misure correttive, il M5S presenta tre emendamenti in Consiglio comunale

Dopo la proposta del baratto amministrativo, il consigliere comunale Marcella Carlisi, chiede ulteriori impegni all'amministrazione

Per salvare le casse comunali della Città dal dissesto sono arrivate in Consiglio comunale alcune misure correttive. Il Movimento 5 Stelle giorni fa aveva proposto il baratto amministrativo e adesso, con il consigliere comunale Marcella Carlisi, è stato chiesto l'inserimento di altri tre emendamenti che hanno già il parere favorevole dei dirigenti e dei revisori dei conti.

“L’amministrazione - recita il primo - si impegna a dare indicazioni affinchè sia preposto e responsabilizzato personale idoneo ad assicurare il controllo ed il rispetto delle condizioni di svolgimento del servizio rifiuti così come descritto nel contratto e ad effettuare le eventuali dovute contestazioni su quanto pagato, in caso di servizi non conformi al contratto”.

“L’amministrazione - aggiungono dal M5S - si impegna a dare indicazioni all’ufficio competente affinchè sia preposto una quantità congrua di idoneo personale per assicurare il rispetto delle norme contenute nel regolamento comunale per l'esecuzione di scavi su suolo pubblico e su aree soggette a pubblico transito approvato con deliberazione di C.C. n. 154 del 27/10/2011”.

“Per le utenze idriche - suggeriscono dal M5S - si ritiene necessario un controllo periodico dei contatori e dei consumi per individuare immediatamente eventuali consumi anomali. Inoltre a causa dell’affido alla gestione regionale dei depuratori delle acque reflue, sequestrati al gestore dei servizi, l’amministrazione si impegna a valutare a chi vadano corrisposte le eventuali somme relative alla depurazione e il loro esatto ammontare. Considerato che, la fatturazione per molti edifici comunali, tra cui alcune scuole, è stata a forfait fino all’installazione dei contatori che è avvenuta recentemente negli anni 2016-2017 e considerato il principio di diritto espresso dalla Corte di Cassazione con l’Ordinanza del 22 maggio 2017 n. 12870 in merito alla illegittimità del canone idrico calcolato a forfait, l’amministrazione si impegna a verificare la differenza fra gli importi passati e quelli attuali e, anche rispetto alle risultanze di questa indagine, a valutare con l’ufficio legale la possibilità di impugnare le bollette calcolate a forfait degli anni precedenti". 

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