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La Uil polemica sulla nuova finanziaria: "Per il consorzio universitario è notte fonda"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

''NON CI ASPETTAVAMO I MIRACOLI, MA NEMMENO UNA FINANZIARIA CHE COLPISCE SEMPRE DI PIU' AGRIGENTO E LA SUA PROVINCIA, una finanziaria definita da molti pre-elettorale, e che boccia ancora una volta l’operato dei parlamentari agrigentini e la loro azione politica. Niente di buono per lo sviluppo e le opportunita' per il nostro territorio, anzi a questo punto per il Consorzio Universitario e' notte fonda, I 3 milioni e 200 mila euro da dividere tra I consorzi siciliani, rappresenta la morte per il polo accademico agrigentino. Ci aspettavamo una presa di posizione netta della deputazione che non vi e' stata. Negli ultimi 20 anni una provincia che esprime sempre gli stessi politici, che ci consegnano il fine vita di una delle pochissime realta' che la politica ha fatto nascere e adesso morire. Una sconfitta che deve far riflettere tutti gli agrigentini, noi abbiamo detto sempre come Uil che il Cupa è' un patrimonio di tutti senza colorazioni politiche, ma avamposto di cultura, sapere e realizzazione per gli studenti e per le famiglie che scommettevano su una universita' territoriale e trampolino di opportunita' e di professionalita'. Purtroppo la politica, la gestione e la governance nei tempi di crescita, ha guardato quasi esclusivamente al carrierismo di amici e parenti e a spese che oggi come si e' visto erano poco giustificate, con l’aggravante che i rapporti con l’ateneo palermitano hanno avuto negli ultimi anni solo contenziosi e rapporti tesi e di smantellamento del polo decentrato.

OGGI LA SITUAZIONE SI FA BUIA, CONOSCENDO LA SERIETA' DEL PRESIDENTE ARMAO, chiederemo un altro incontro per avere direttamente da lui contezza se ci sono ancora margini, il sindacato non puo' tollerare ancora scippi e menefreghismo. E infine non ci spieghiamo perche' le altre province siciliane anche in questa ultima finanziaria hanno avuto finanziamenti e opportunita', vedi l’aeroporto di Comiso e Trapani, i 5.5 milioni della Kore di Enna o l’autodromo di Pergusa. Agrigento non puo' fare il passo del gambero, non lo merita e non e' una provincia che puo' solo subire”.

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