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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Favara

Mozione di sfiducia per il sindaco Alba: a firmarla anche consiglieri M5S

Undici le firme dei componenti del gruppo misto e degli eletti nel Movimento Cinque Stelle: "Violato il 'patto' con gli elettori"

Undici consiglieri comunali di Favara hanno presentato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Anna Alba. A farlo sono stati i consiglieri del "Gruppo Misto": Marilì Chiapparo, Sergio Caramazza, Rossana Castronovo e Vito Maglio e quelli del "Movimento 5 Stelle": Carmelo Sanfratello, Massimo Liotta, Carmelo Costa, Calogero Pirrera, Giuseppe Sorce, Giusy Sciara e Danila Baio. I consiglieri hanno parlato, nel presentare la mozione di sfiducia, di violazione del programma, inadempienze e hanno addotto anche motivazioni di carattere politico.

"Emerge con chiarezza che il sindaco ha violato ampiamente il 'patto' sottoscritto con gli elettori, che il sindaco e la sua amministrazione, proprio per l’incapacità di prendere coscienza dei reali interessi e bisogni della comunità amministrata, si sono visti negare ripetutamente il sostegno del consiglio comunale e, in particolare, di quella maggioranza determinata dal consenso elettorale dei cittadini - hanno scritto i consiglieri comunali - . Il sindaco si è reso responsabile di un rapporto di indifferenza per il ruolo e l’azione del Consiglio, formato dai rappresentati del popolo di Favara democraticamente eletti e investiti dei poteri di controllo, di analisi, e di programmazione progettuale. Il sindaco - hanno aggiunto - ha disatteso il suo programma elettorale. A causa dei continui mutamenti degli assetti politici di giunta e maggioranza, le dimissioni appaiono essere un'ipotesi da valutare seriamente per le prospettive future di crescita e rilancio della città". Dimissioni che qualora non dovessero arrivare porteranno alla discussione della mozione di sfiducia. I consiglieri hanno, infatti, già chiesto al presidente dell'Assise di convocare un'apposita seduta, "considerato che il consiglio comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad un così grave degrado senza farsi complice di una inaccettabile inerzia dell'amministrazione, a tutto danno della comunità e dei cittadini - hanno scritto i consiglieri - . La città non può continuare a pagare le conseguenze di questa condotta cieca, sorda e stolta e che perseverare nell’errore equivarrebbe a infierire ancora di più su chi ne risulta vittima".

Emblematica è la firma, per la presentazione della mozione di sfiducia, dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle. "La mancata attuazione del programma elettorale proposto alla città, il mancato coinvolgimento dei consiglieri del movimento nelle scelte politico-amministrative portate avanti dal sindaco e dai suoi fedelissimi, la totale assenza di un confronto con la città e con le parti sociali, la pessima gestione del servizio rifiuti e del servizio idrico, le 'inopportune' nomine nelle società partecipate ed altro ancora - hanno scritto - . Da qui, e nel tempo, si sono succeduti gli interventi e le note stampa di alcuni consiglieri di maggioranza che si sono dichiarati in totale disaccordo con l’operato del sindaco, come per esempio si è verificato nel corso della discussione per l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. L'avere, in quella sede, contestato all’amministrazione, in modo chiaro e palese, la mancata attuazione del programma elettorale proposto alla cittadinanza, dimostra che il sindaco non dispone più di alcuna maggioranza, o quanto meno di una maggioranza stabile ed affidabile che gli permetta di governare regolarmente. Dato confermato, ulteriormente, dalla plateale non approvazione della proposta dell’amministrazione comunale di trasferimento del mercato settimanale, in una recente seduta di consiglio comunale. Chi prima sosteneva l’amministrazione Alba, oggi non si sente più di condividerne l’attuale percorso politico, che si è rivelato - spiegano - fallimentare. E anche il rimpasto di Giunta e la riassegnazione di deleghe fatti dal sindaco, nell’evidente tentativo di ricompattare la maggioranza, hanno avuto il solo effetto di immobilizzare ancora di più l’attività dell’amministrazione. Tanto è vero che, recentemente, tre assessori della Giunta Alba hanno rassegnato le proprie dimissioni dichiarando che, in otto mesi di mandato, si sono sentiti 'quasi un peso' e hanno dovuto operare 'con il preciso intento di abbattere la resistenza' del sindaco.  Anche la recente nomina dell'assessore al Bilancio ed il 'ritorno' in Giunta dell'assessore ai Lavori pubblici - concludono le motivazioni politiche i consiglieri del Movimento Cinque Stelle - dimostrano chiaramente il fallimento politico del sindaco". 

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