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Forniture di dispositivi di protezione, Tardino: "Governo faccia chiarezza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Palermo, 31 marzo 2020- “Ho scritto agli assessori regionali Razza e Turano, perché va fatta pubblicamente chiarezza sullo status quo delle forniture di dispositivi individuali di protezione- DPI- della Regione Siciliana.Ho appreso con grande entusiasmo, così come tutti i cittadini siciliani, l’iniziativa della Regione di supportare la conversione della produzione originaria di numerose aziende siciliane nella produzione di tali dispositivi, indispensabili nella lotta al Covid-19.

Ma ad oggi purtroppo, nonostante le molteplici notizie sull’autorizzazione alla produzione da parte del governo Musumeci di prototipi di mascherine, gel igienizzante e visiere protettive 3D, non solo gli operatori sanitari, in prima linea nella disperata corsa contro il contagio da Covid-19, ma quasi tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati in contatto con possibili infetti e/o solo “costretti” a continuare la propria prestazione lavorativa, basti pensare ai numerosi infermieri delle tante casa di cura per anziani, sono sforniti di DPI ed operano, con grande senso civico, sperando di non contagiarsi. 
E pare che tutto ciò dipenda dalla mancanza di opportuna certificazione autorizzativa alla commercializzazione dei prodotti già pronti, la quale, stando a quanto ci viene riportato, precluderebbe non solo la vendita agli enti pubblici, ma anche ai soggetti privati. Ci sono infatti, numerosi imprenditori, gruppi o semplici privati cittadini, nonché la stessa sezione provinciale agrigentina della Lega Salvini Premier, che con gran generosità vogliono acquistare DPI e donarli a chi in questo momento rende un servizio alla nostra regione, ma non possono materialmente farlo.
La solita, inevitabile, ‘burocrazia’ ci starebbe quindi impedendo di rifornire i presidi siciliani e di dotare i lavoratori di dispositivi necessari per tutelare la loro salute. 
Per questi motivi ho chiestoal Governo Regionale, che con gran determinazione e concretezza ha gestito questa emergenza, di fare pubblicamente chiarezza sulle forniture nonché, eventualmente, di attivarsi affinché le autorizzazioni mancanti possano essere concesse alle aziende nel più breve tempo possibile, e di far conoscere tempi e modalità di distribuzione di altri eventuali DPI acquistati.
Dinanzi a simili urgenze, facciamo sì che il termine ‘burocrazia’ cada in disuso, una volta per tutte, anche in Sicilia”.
Lo dichiara in una nota Annalisa Tardino, Deputata della Lega al Parlamento europeo.
 

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