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Regionali Sicilia 2017

Musumeci: "Tutti ai remi per un obiettivo comune: la redenzione di questa terra"

Il neo governatore: "Voglio dedicare questa campagna elettorale ai miei tre figli e ai figli di tutti i siciliani perché ogni sforzo sarà fatto per loro. I nostri ragazzi hanno il diritto di credere ad un futuro diverso e migliore"

"Serve recuperare oltre il 50 per cento dei siciliani che ha deciso di non andare a votare. Abbiamo il dovere di lavorare tutti assieme per restituire alla politica in generale credibilità ed autorevolezza. Un sondaggio di alcune ore fa dice, in maniera disarmante, che soltanto il 12 per cento dei siciliani ha fiducia nell'ente Regione. E' un dato preoccupante che deve fare riflettere tutte le forze politiche, nessuna esclusa. Quello che è accaduto negli ultimi tempi ha determinato una caduta di credibilità e noi, con il buon lavoro e con la buona politica, abbiamo il dovere di recuperare questa larga fascia di siciliani perché torni a riconoscersi nella Regione intesa come ente capace di rappresentare e interpretare i legittimi interessi di tutti i siciliani". Lo ha detto il neo governatore della Sicilia Nello Musumeci durante la conferenza stampa a Catania, prima di spostarsi a Palermo. 

Una vita dedicata a politica, cultura e legalità: il ritratto di Nello Musumeci 

"E' stata una campagna elettorale dura, difficile, tutta in salita e lo sapevamo. Avvelenata anche da alcune cadute di stile, ma ormai è acqua passata. Io avverto per intero il peso di una grande responsabilità. Non mi nascondo le difficoltà che incontrerò lungo il percorso per le condizioni drammatiche in cui si trova la mia terra, la stagione certamente più difficile dei 70 anni di autonomia. E sono convinto, tuttavia, che con l'aiuto delle forze politiche della coalizione di Centrodestra - che ringrazio per avermi onorato della fiducia nel designarmi candidato unitario, una coalizione che siamo riusciti a rimettere in piedi dopo 8 anni -  e in Parlamento con il sostegno responsabile da parte non solo della maggioranza, ma anche di tutte le forze d'opposizione, riusciremo lentamente a risalire la china. Dobbiamo tutti scrivere una nuova pagina nella storia della Sicilia, di questa terra amara e bella, di questa terra rassegnata, di questa terra che Verga ha voluto descrivere come la terra dei vinti. Io sono convinto che la Sicilia, con l'impegno di tutti, non debba più essere - ha tenuto a sottolineare il nuovo presidente della Regione - un'isola da raccontare, ma un'isola da vivere, un'isola con molti limiti ma anche con straordinarie, infinite, potenzialità. Non è rivendicazionismo che dobbiamo inseguire, ma la consapevolezza che prima di chiedere aiuto agli altri dobbiamo essere convinti noi del fatto che questa terra può essere redimibile, che la Sicilia ce la può e ce la deve fare. Dobbiamo convertire i rassegnati, dobbiamo convertire i disperati, dobbiamo alimentare la fiamma della speranza di quella fascia di siciliani che ha creduto nella coalizione e nella mia persona". 

Nell'Agrigentino avanti Cancelleri, tutti i dati Comune per Comune 

"Voglio ringraziare tutti, tutti i leader della coalizione - ha aggiunto Nello Musumeci - . Dal presidente Berlusconi a Giorgia Meloni che per prima ha creduta in questa scommessa, a Matteo Salvini a Lorenzo Cesa, agli autonomisti popolari e al movimento 'Idea Sicilia' e grazie particolare al mio movimento: 'Diventerà bellissima'. Il sogno è cominciato nell'autunno del 2014 e da allora lo abbiamo inseguito senza velleità, restando con i piedi per terra e con il solo obiettivo di ridare un futuro a questa terra. Voglio dedicare questa campagna elettorale ai miei tre figli e ai figli di tutti i siciliani perché ogni sforzo sarà fatto per loro, esclusivamente per loro. I nostri ragazzi hanno il diritto di credere ad un futuro diverso e migliore". Ed è proprio a questo punto che c'è stato un tripudio di applausi e cori da stadio. 

"L'impegno antimafia non è un obiettivo programmatico. E' il pre requisito dal quale non ci siamo mai allontanati nel corso del nostro lungo e intenso impegno politico, alternato da stagioni di esultati vittorie e di cocenti sconfitte - ha detto Musumeci - . L'impegno antimafia non può essere soltanto del mio governo e della classe dirigente che guiderà la Sicilia, ma deve diventare l'impegno di tutti i siciliani: ognuno nel proprio ruolo, ognuno nel proprio ambito. Assodato questo pre requisito, abbiamo il dovere di lavorare per la rinascita della nostra terra e a chi, dall'alto, ci guarda con aria di sufficienza vogliamo dire che noi crediamo davvero nell'unità d'Italia, ma l'unità d'Italia si realizza soltanto se il Sud smette di arrancare e cresce con le stesse opportunità che sono state offerte alle regioni del Nord. L'Italia unita è una garanzia per tutti ed è questa garanzia che noi vogliamo tutelare e assicurare a partire da domani. Vi prego di credermi, vivo questi momenti con gli occhi incerti fra il sorriso e il pianto. Vorrei gioire, ma non posso e quindi vi dico: 'Grazie davvero per tutto quello che avete fatto'. Adesso tocca a me e devo metterci tutto il mio impegno perché questa scommessa possa essere vinta".

"Questo è un risultato di rilevanza nazionale. Il Centrodestra si ricompone - ha concluso il neo governatore - e apre la strada a un appuntamento politico importante che, nella prossima primavera, dovrà ridare un governo degno di questo nome all'Italia. Io sono convinto che, secondo tradizione, questo esperimento nel 'laboratorio Sicilia', felicemente riuscito, potrà segnare e rappresentare un paradigma per guardare al futuro dell'Italia con reale ottimismo, con ragionevole ottimismo. Il Centrodestra deve fare tanto ancora per essere un polo d'attrazione più di quanto non lo sia stato nelle elezioni di ieri. Non dobbiamo essere un luogo della geografia politica, ma dobbiamo rappresentare un patrimonio valoriale, dobbiamo fare la differenza, dobbiamo distinguerci, lavorare sulla scorta degli errori compiuti nel passato. Questo mio risultato non sarebbe stato possibile se centinaia e centinaia di candidati non si fossero impegnati in tutte le 9 province dell'isola a sostegno del candidato presidente, prima ancora che della propria candidatura e nella lista alla quale hanno ritenuto d'aderire. E' un sogno che diventa realtà, ma è soltanto il primo sogno. Il secondo è restituire chi verrà dopo di me una terra normale, libera da ogni zavorra, lontana da ogni condizionamento esterno, una terra riappacificatasi con se stessa, una terra nella quale ognuno di noi deve trovare l'orgoglio di esserne figlio. Basta con il linguaggio violento, basta con la delegittimazione dell'avversario. La campagna elettorale è finita! Adesso, ognuno con il proprio ruolo, ma tutti ai remi verso l'obiettivo comune che è quello della redenzione di questa terra. Lo dobbiamo a chi non c'è più e a chi c'è e in questa terra ci vuole restare".    

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