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Giovedì, 18 Aprile 2024
Regionali Sicilia 2017

Elezioni regionali, crolla la fiducia nella politica: testa a testa Musumeci-Cancelleri

Se ci si recasse oggi alle urne, il 52% degli aventi diritto non voterebbe. Lo rivela il nuovo sondaggio realizzato dall'Istituto Demopolis

Crolla la fiducia dei siciliani nei confronti della classe politica regionale e dell'istituzione "Regione". A poco più di 2 settimane dal voto, si passa dal 33% del 2006 al 12% di oggi. Lo rivela il nuovo sondaggio realizzato dall'Istituto Demopolis. Si tratta di una media più bassa di quasi 20 punti rispetto a quella nazionale e che pesa in modo significativo sull’affluenza alle urne nell’Isola.

Se ci si recasse oggi alle urne, il 52% degli aventi diritto, circa 2 milioni e 400 mila siciliani, non voterebbe per la scelta del nuovo presidente della Regione: un’astensione molto alta, in parte recuperabile, che aumenta l’incertezza sull’esito della competizione del 5 novembre.

È un consenso ancora molto fluido, quello che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis sul voto per le Regionali in Sicilia. Tra quanti immaginano di recarsi alle urne il 5 novembre, soltanto il 61% ha già un orientamento preciso; il 16% esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea. Il 23%, quasi un quarto degli elettori siciliani, è ancora del tutto indeciso sulla scelta da compiere. 

Se si votasse oggi per la Presidenza della Regione, il candidato del centrodestra Nello Musumeci, con il 36%, avrebbe oggi un lieve vantaggio sul leader del Movimento 5 stelle in Sicilia Giancarlo Cancelleri, attestato al 35%. Musumeci e Cancelleri possono però contare, entrambi, su un bacino potenziale del 42%: si tratta di elettori siciliani che prendono in considerazioni più opzioni e che non escludono oggi di poterli votare il 5 novembre.

La sfida elettorale appare più complessa per il rettore Fabrizio Micari e per il centrosinistra, su cui pesa non solo la divisione con l’area di sinistra guidata da Claudio Fava, ma anche e soprattutto l’eredità del governo uscente. Micari otterrebbe oggi il 21%, con un potenziale stimato al 27; più distante Fava al 7%, con un potenziale del 15%.

A pesare sul consenso saranno anche i numerosi candidati all’Ars, presenti nei diversi contesti provinciali nelle liste a supporto dei candidati alla Presidenza della Regione.

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