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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni Lampedusa e Linosa

Il boom della Lega a Lampedusa, il parroco: "E' un voto contro l'accoglienza"

Sull'astensione pari a quasi il 74 per cento, don Carmelo La Magra: "Quello che posso percepire è, in generale, che le Europee non sono molto sentite. Poi penso pure che ci sia sfiducia nella politica, almeno per come è stata vissuta fino ad oggi"

E' il tempo delle analisi. E non soltanto a livello nazionale ed europeo, ma anche a livello locale. Il boom della Lega a Lampedusa e Linosa - il partito del ministro dell'Interno ha raggiunto il 45 per cento dei consensi - sembra aver lasciato il segno. Per il sindaco delle Pelagie, Salvatore Martello, "è un risultato che non deve essere sottovalutato. Il primo dato sul quale porre l'attenzione, a mio parere, - ha detto il sindaco Martello - è il record di astenuti, quasi il 74 per cento. Evidentemente - ha commentato - i lampedusani si sentono abbandonati dalle istituzioni e dal Governo".  

Lega da record a Lampedusa, Martello: "Troppi astenuti perché gli isolani si sentono abbandonati"

Ma ci sono anche letture diverse, non squisitamente politiche. Fra queste, quella di don Carmelo La Magra: parroco della parrocchia di San Gerlando di Lampedusa. "Il boom della Lega a Lampedusa? E' un voto contro l'accoglienza. Ma l'accoglienza non danneggia la comunità locale. La gente ha, piuttosto, paura che una cattiva gestione del fenomeno la danneggi anche dal punto di vista lavorativo e turistico". Esempi del genere - danni al turismo - non sono neanche molto lontani nella storia di Lampedusa. 

Bene Bartolo, ma astensionismo esagerato 

Sull'astensione pari a quasi il 74 per cento, don Carmelo ha spiegato: "Quello che posso percepire è, in generale, che le Europee non sono molto sentite. Poi penso pure che ci sia sfiducia nella politica, almeno per come è stata vissuta fino ad oggi".

La "pasionaria" di Lampedusa: "Stanchi del buonismo dell'accoglienza"

"Salvini continua a baciare il  crocifisso ma non rispetta il vangelo. Ci troviamo davanti a simboli religiosi e proclami di una persona che nn è coerente" - ha spiegato, all'Adnkronos, don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa, commentando le ultime uscite del vicepremier Matteo Salvini con il crocifisso e il rosario - . "Mi dispiace molto avere visto quelle immagini di Salvini con il crocifisso come se la vittoria di una parte politica fosse una benedizione o una condanna dall'altra parte. I simboli religiosi non appartengono a nessuna parte politica".

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