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Elezioni Comunali 2015

Elezioni Agrigento, Panepinto (Pd): «Candidatura di Firetto è ambigua»

A poche ore di distanza dalla nota con cui il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, dichiarava di voler «valutare con attenzione la proposta di Firetto», altri sollecitati allo stesso modo si sono chiusi in un prudente silenzio: in Forza italia, partendo da coordinatore regionale Gibiino, forse per capire un attimo quali siano i movimenti fatti e le mosse da contrapporre in un ampio scacchiere quale quello delle Amministrative siciliane

E' Giovanni Panepinto a parlare, a poche ore di distanza dalla nota con cui il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, dichiarava di voler «valutare con attenzione la proposta di Firetto», magno cum gaudio dell'Udc che ne invocava il sostegno già mesi fa.

Il parlamentare regionale dem non si è tirato indietro rispetto alla richiesta di un commento. Mentre altri sollecitati allo stesso modo si sono chiusi in un prudente silenzio: in Forza italia, partendo da coordinatore regionale Gibiino, forse per capire un attimo quali siano i movimenti fatti e le mosse da contrapporre in un ampio scacchiere quale quello delle Amministrative siciliane (visto che Raciti non potrebbe accettare i forzisti nella coalizione a sostegno di Firetto), e nel Pd invece in attesa che si riuniscano le varie componenti del partito. Oggi nell'ambiente politico agrigentino, in cui qualcuno è apparso disorientato, pensano addirittura sia in atto un' "alternanza" per cui il Pd potrebbe sostenere Firetto mentre Fi potrebbe passare a sostegno di Alessi: anche se a questo punto il Patto per il territorio e il resto di "Agrigento 2020" non si sa come la penserebbero. Appena ieri Angelo Capodicasa aveva dichiarato di «non candidarsi per proseguire in maniera coerente con quanto fatto in questi mesi da Pd agrigentino».

«Nonostante gli attacchi mediatici al Pd agrigentino, tutti vogliono poterlo tirare dalla propria parte, è chiaro che ad oggi le fasce di ambiguità sono grandi. Diventa importante scegliere una strada che metta in evidenza l’autonomia del partito e condensare tutto ciò che a sinistra e di civico c’è ad Agrigento - ha detto Panepinto -. Non solo, bisogna che il percorso si leghi ai messaggi e alle sollecitazioni che provengono dal cardinale Montenegro mutuando la linea d’azione dai suoi appelli all’accoglienza, alla lotta alla povertà, a quella per l’acqua pubblica,  al liberare la città dal quel reticolato del potere e di “appropriazione indebita” della cosa pubblica che avviene usando i diritti leciti e irrinunciabili come merce di scambio, come giogo con cui tenere sotto scacco gli agrigentini».

Per il deputato su questi temi bisogna costruire un progetto «concreto e fattivo, non per semplice aggregazione elettorale, non per fare numero. La lettura di quanto avvenuto finora viene viziata da un eccessivo pregiudizio e con una somma di tentativi, specie nei confronti di Silvio Alessi, di volere a tutti i costi presentare la sua candidatura come fosse di destra, già a poche ore dall’apertura dei seggi delle primarie.
Questa situazione non può essere oggetto di una discussione infinita, il Pd non può essere oggetto di opzioni
- ha concluso -: da Roma e da Palermo, con Raciti, ci è stato chiesto un comportamento che non ispira alcun equivoco. Lauricella e chiunque altro alzi la voce si allineeranno alle direttive del partito, così come anche i circoli, con una candidatura credibile, fresca e priva di ogni minima ipotesi di ambiguità. E questo non avviene con Firetto perchè la sua candidatura, ci sia o meno Forza Italia, è sostenuta da pezzi importanti della destra, ancora più marcatamente rispetto a quanto si voleva far credere di Alessi, che è un candidato di Cimino. Quindi sulla base di questo, anche se è plausibile valutare come suggerisce Raciti, bisogna essere vigili su questo aspetto».

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