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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

Ballottaggio Agrigento 2012, Pennica: «La colpa è mia, non dei partiti»

A testa alta, l'avvocato penalista prende atto della vittoria del suo competitore, annunciando il ritiro dalla politica

E' una lunga dichiarazione quella che rilascia Totò Pennica alla fine dello spoglio, incassando una sconfitta già chiara con l'arrivo dei risultati delle prime sezioni. L'avvocato penalista prende atto della vittoria del suo competitore, annunciando il ritiro dalla politica.

 
«E' una vittoria schiacciante - dichiara l'avvocato -. Va preso atto di questo. La legge dei numeri impone di prendere atto che questo sindaco uscente Ë stato riconfermato, quindi va dato merito a lui e alla sua vittoria. Non sono stato un buon candidato. Punto. Se penso a un errore che ho commesso durante la campagna elettorale rispondo dicendo che non sono stato in grado di interpretarla da un punto di vista comunicativo. E' nella comunicazione che penso di aver sbagliato. Sono comunque uno sportivo. Tutti gli errori sono miei. I meriti, se c'erano, li avrei condivisi, la responsabilità di questa sconfitta è mia. I partiti non c'entrano niente. l'unico limite sono stato io. Se uno ci mette la faccia, - continua Pennica - la responsabilità è propria. La campagna elettorale è come una partita di calcio: oggi è stata fischiata la fine e mi lascio tutto alle spalle. La città ha riconfermato Marco Zambuto ed è giusto che lui amministri. Da domani io riprenderò la mia normale vita quotidiana: già domattina sarò nell'aula bunker del carcere "Ucciardone" di Palermo per un processo. Intanto faccio gli auguri a Marco Zambuto e gli affido il mio 25 percento di elettori. So che sarà il sindaco voluto dagli agrigentini. Ci sarà umanamente tempo e modi per parlare di questa competizione e di questa campagna - afferma ancora il candidato di Epolis - . Una cosa è certa: per Totò Pennica non ci sarà nessun impegno politico. Ci sarà un impegno sociale a favore dei disabili, che rappresentano la mia vita. Non mi interrogo su questa esperienza. So soltanto che non ho perso l'anima, non ho accettato provocazioni. Adesso non mi abbatto, rimango me stesso e tiro avanti con l'amore della mia famiglia e dei miei amici. Torno a fare l'avvocato. Ho fatto l'esperienza nel mondo politico, in cui mi sento inadeguato, ma che comunque mi ha fornito un'opportunità di crescita stando in mezzo alla gente e ai problemi della città».
 
Pennica ascolta poi le dichiarazioni del sindaco Zambuto, che sia alle tv locali che sui giornali on line contrappone la sua vittoria a quella dei partiti, o meglio alla "casta". "La sconfitta - replica Pennica - è mia, non della 'casta'. Invito Marco a non addossare la colpa a nessuno, se non a me". 

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