Strutture di cura per disabili mentali e tossicodipendenti lontane da alberghi e b&b
L'atto è stato votato dal consiglio comunale su proposta di Uniti per la città e impegna l'amministrazione ad agire in tal senso in fase di autorizzazione
Niente strutture di accoglienza per disabili psichici e comunità di recupero per tossicodipendenti in immobili già occupati da bed and breakfast, hotel e ristoranti. E' questo il contenuto della mozione urgente approvata dal consiglio comunale e proposta dal gruppo di Uniti per la città. Un atto che, dicono i proponenti, se da un lato tutela chi investe nel settore turistico, guarderebbe anche alle "esigenze dei soggetti svantaggiati che, inseriti in tali contesti (ovvero immobili ospitanti strutture ricettive o ristorative ndr), vedono unicamente rimarcato il disagio sociale e la sofferenza che li affligge senza trarne alcun beneficio”. Insomma, sarebbero i soggetti in cura ad essere disturbati dalla presenza di un bed and breakfast e non l'opposto.
Per questo la mozione, che i proponenti sostengono essere stata ispirata ad un atto della giunta comunale che, nel 2015, limitò l'apertura di strutture di accoglienza per migranti nel centro storico, impegnava l'amministrazione ad escludere l’apertura di queste strutture "negli immobili in cui insistono strutture ricettive, alberghiere ed extra alberghiere e ristorative avviate".
Contrari i gruppi di maggioranza, che hanno votato negativamente ritenendo l'atto di fatto discriminatorio.
