Ape sociale, domanda di accesso entro il 31 marzo
I lavoratori che intendono chiedere l’Ape sociale 2018 devono presentare la domanda di accesso al beneficio entro il prossimo 31 marzo: quelli che presenteranno l’istanza entro questa data, l’Inps risponderà con l’invio della certificazione del diritto entro il prossimo 30 giugno.
La seconda finestra temporale 2018 va dal primo aprile al 15 luglio, con lavorazione della domanda entro il 15 ottobre e invece chi intende sfruttare la finestra che va dal 16 luglio al 30 novembre vedrà la domanda lavorata solo se ci saranno ancora risorse disponibili.
La domanda va presentata entro il 31 marzo anche se non sono ancora stati maturati tutti i requisiti previsti , si valuteranno solo se già maturato al momento della domanda, il termine della fruizione del sussidio nel caso dei disoccupati, mentre invece si valutano in via prospettica (purchè si maturino entro fine 2018:
il compimento dei 63 anni di età-il minimale contributivo (30 o 36 anni, a seconda dei casi)-i tre mesi di disoccupazione successivi al termine degli ammortizzatori sociali-lo svolgimento delle mansioni gravose per almeno sei anni negli ultimi sette oppure sette negli ultimi dieci.
Si ricorda che l’Ape sociale è prevista in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018 e consente di percepire un reddito fino alla pensione di vecchiaia (o anticipata) a coloro che, con almeno 63 anni di età, rientrano anche in una delle quattro tipologie di lavoratori previste -Disoccupati. rimasti senza lavoro dopo un contratto a termine, ferme restando le altre condizioni e avere terminato di percepire gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, durante i quali deve continuare lo stato di disoccupazione, e ci vogliono 30 anni di contributi- Caregiver. Vengono inclusi anche i parenti e gli affini fino al secondo grado che presentano assistenza da almeno sei mesi a un familiare convivente con handicap grave, sempre con requisito contributivo di 30anni.-Disabilità dal 74%. con 30 anni di contributi-Addetti a mansioni gravose, con l’aggiunta delle quattro nuove categorie di mansioni (siderurgici, marittimi, pescatori, agricoli) che portano a 15 le tipologie di lavoro ammesse, sempre con 36 anni di contributi.