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Sbarchi e fughe di migranti, la Lega: "Il Governo faccia qualcosa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Sbarchi che si susseguono a distanza di qualche giorno l’uno dall’altro con centinaia di arrivi a Lampedusa, di cui l’ultimo appena ieri, ma anche a Porto Empedecle, a Palma di Montechiaro. Extracomunitari a zonzo per il centro storico di Grotte e decine di tunisini in fuga dal centro di accoglienza di Siculiana, nelle cui zone sono stati denunciati saccheggi alle campagne. Non ultimo il fenomeno di tanti di questi uomini per le strade interprovinciali a chiedere passaggi creando situazioni di pericolo per se stessi e per gli automobilisti. La provincia di Agrigento, insomma, è al collasso e la difficilissima e pericolosa situazione si consuma nell’indifferenza generale delle istituzioni, sotto gli occhi di tutti.

Da settimane la Lega di Agrigento, oltre che Salvini e il Commissario regionale Candiani, denunciano la difficile situazione che ormai è arrivata ad esasperare gli animi dei cittadini agrigentini che non solo chiedono aiuto inascoltati ma si trovano ora anche a temere per la situazione sanitaria.

È alto, infatti, il rischio che il libero circolare di extracomunitari, sfuggiti ai controlli e ai centri di accoglienza, possa determinare situazioni favorevoli alla diffussione del covid-19, contro il quale tanto gli italiani hanno lottato, rinunciando alla propria libertà e sacrificando il proprio lavoro e i propri interessi economici.

“Da diverse settimane chiediamo un incontro col prefetto agrigentino per parlare della situazione e prospettare alcune azioni. - dichiara il Commissario provinciale della Lega, Massimiliano Rosselli - Ma più di ogni altra cosa, rinnoviamo il nostro appello al Governo nazionale al quale chiediamo, per rispetto delle leggi e della dignità di tutti i cittadini, di intervenire aiutando la Sicilia a far fronte agli sbarchi che dal primo gennaio ad ora sono stati ben 4.838 contro 1.490 registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Situazione che si è enormemente aggravata con l’approvazione della Sanatoria voluta dalla ministra Bellanova”

Il rischio concreto - proseguono i vertici della Lega - è quello di una rivolta sociale, dinnanzi alla quale il giudizio a posteriori verso questo Governo non potrà che pendere verso due conclusioni: “Governo di complici o di incapaci?”. In entrambi i casi la storia non potrà perdonare e men che meno i cittadini di una provincia lasciati completamente soli ad affrontare un’emergenza carica di difficoltà e di pericoli, non ultimo quello sanitario che potrebbe portare ad un riaccendersi di focolai e di un rischio contagio concreto per tutto il Paese.

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