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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Medicina del territorio, firmato un protocollo fra Montevago, Santa Margherita, Sambuca e l'Asp

Nell'ex ospedaletto di Santa Margherita è nata la "Casa della salute" che offrirà un servizio integrativo di prestazioni sanitarie

É stato sottoscritto il protocollo di intesa tra i Comuni di Montevago, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, la Casa della salute "Danilo Dolci e l'Asp di Agrigento.

Il protocollo d’intesa riconosce e suggella il raccordo operativo tra Comuni, Asp di Agrigento, medici di famiglia e mondo del volontariato per lo sviluppo della medicina del territorio, la promozione della cultura della prevenzione, l’innovazione del sistema sanitario, l’attenzione verso i determinanti sociali delle malattie.

Nell'ex ospedaletto di Santa Margherita è nata la "Casa della salute" che offrirà un servizio integrativo di prestazioni sanitarie. 

“Quello di oggi è il primo segnale di un lavoro più ampio che intendiamo portare avanti a livello territoriale con i medici di base, gli specialisti e le associazioni di volontariato. Un’iniziativa importante in un territorio in cui sostanzialmente manca la medicina territoriale e di conseguenza è poi inevitabile che ci siano carichi di lavoro eccessivi per l’ospedale di Sciacca, punto di riferimento per la zona del Belìce, e altre situazioni di inefficienza che vanno subito affrontate, come chiedono giustamente a gran voce associazione e comitati”. Lo ha detto la presidente della commissione Sanità dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, oggi a margine della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’Asp di Agrigento, la Casa della Salute “Danilo Dolci” e i Comuni di Santa Margherita di Belìce, Montevago e Sambuca di Sicilia.

L’esperienza della Casa della Salute “Danilo Dolci” – è stato spiegato durato l’incontro di oggi a Santa Margherita Belice al quale ha partecipato anche il commissario dell’Asp di Agrigento Gervasio Venuti – nasce dal lavoro del comitato civico spontaneo nato dopo il declassamento della locale guardia medica, nel 2005, per riconcepire i servizi sanitari dal punto di vista dell’utenza e perseguire una concezione alta di salute, non semplice assenza di malattia, ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale. Il protocollo d’intesa riconosce e suggella il raccordo operativo tra Comuni, Asp di Agrigento, medici di famiglia e associazioni di volontariato per lo sviluppo della medicina del territorio, la promozione della cultura della prevenzione, l’innovazione del sistema sanitario, l’attenzione verso i determinanti sociali delle malattie.

“Non possiamo che compiacerci del protocollo sottoscritto oggi, un modello da esportare in altri comuni dell’Agrigentino e della Sicilia poiché esempio virtuoso di collaborazione tra le istituzioni e il mondo del volontariato al servizio del territorio. Il mio impegno, da presidente della sesta commissione dell’Assemblea regionale siciliana – ha detto Margherita La Rocca Ruvolo - è quello di potenziare sempre di più questo presidio sanitario che, grazie al prezioso contributo di medici volontari, svolge una funzione importante per i cittadini di questa zona del Belìce e di fare in modo che abbia a disposizione al più presto almeno un’ambulanza medicalizzata”.

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