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Giovedì, 25 Aprile 2024
Notizie Lampedusa e Linosa

Niente stipendi da tre mesi, operatori ecologici verso lo sciopero

Il sindaco ha versato un anticipo degli stipendi alle ditte, ma pare che le imprese del raggruppamento, delle quali sono dipendenti i netturbini, non abbiano intenzione di pagare le due mensilità sperate dai lavoratori

Lo stato d’agitazione era stato già proclamato all’inizio del mese. I 16 netturbini in servizio sulla più grande delle isole Pelagie – reclamando gli stipendi di giugno, luglio ed agosto, oltre che parte della quattordicesima mensilità, – in tutti questi giorni hanno sperato nel miracolo: ossia che venisse pagato qualcosa per evitare lo sciopero già previsto per domani ndr. “Miracolo” che sembrava possibile visto che il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha versato un anticipo degli stipendi alle ditte. Ma pare che le ditte del raggruppamento, delle quali sono dipendenti gli operatori ecologici, non abbiano intenzione di pagare le due mensilità sperate dai lavoratori.

Il rischio, più che concreto, è che durante la festività della Madonna di Porto Salvo – patrona di Lampedusa – ci siano i cumuli di immondizia non raccolta. “Il sindaco Martello ha accreditato alle ditte circa 60 mila euro, tanti quanti sarebbero bastati per pagare due mensilità ai lavoratori, - ha detto ieri Aldo Mucci, responsabile dell’Usb, - . Soldi che, a quanto pare, non verranno erogati dalle imprese ai netturbini”.

“Per l'ennesima volta ci troviamo a scioperare sempre per lo stesso motivo, cioè il ritardo cronico dei pagamenti degli operatori ecologici di Lampedusa e Linosa da parte delle ditte del raggruppamento – ha scritto Giacomo Sferlazzo della Usb di Lmpedusa – . Nonostante il sindaco Martello abbia cercato, in extremis, di evitare lo sciopero un giorno prima della festa della Madonna di Porto Salvo, le ditte non vogliono pagare gli stipendi ai lavoratori. E lo fanno esercitando, ancora una volta, un atteggiamento che va contro i lavoratori e tutta la comunità dell'isola. Queste ditte gestiscono da anni il servizio della nettezza urbana, con continue proroghe, non pagando con regolarità i dipendenti che si trovano in situazione di grave difficoltà. Pagano gli operai solo quando ricevono i fondi dal Comune. Ribadiamo che una soluzione possibile è quella di avviare un processo di municipalizzazione del servizio che possa ridimensionare i costi e circoscrivere le responsabilità”. 

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