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"Barche impediscono l'approdo delle tartarughe", esposto del Wwf

Le guardie ambientali chiedono di revocare le autorizzazioni concesse per la creazione dell’ormeggio sulle piscine naturali della spiaggia di Renella

Revocare le autorizzazioni concesse per la creazione dell’ormeggio di barche sulle piscine naturali della spiaggia di Renella e disporre le dovute indagini sulle stesse autorizzazioni. È quanto chiedono le guardie del Wwf e componenti del Comitato nazionale di Radicali Italiani in un esposto presentato in Procura sull'approdo di Sciacca che impedisce il transito e la deposizione delle uova delle tartarughe Caretta Caretta.

"Dall’anno scorso - si legge nell'esposto - a causa della creazione di un ormeggio con imbarcazioni, anche di vecchia costruzione, poste sulle piscine naturali, cordame vario e reti in acqua, l’ambiente marino è diventato inquinato (anche per la presenza di oli, resine inquinanti, benzina, e fumi di scarico dei motori delle imbarcazioni ormeggiate) al punto di minacciare la specie protetta".

"Il 17 luglio 2017, alla presenza di turisti e dei media, - si legge ancora - la stagione della nidificazione delle tartarughe si era aperta a Sciacca con un tentativo di ovodeposizione senza successo sulla spiaggia di Renella in Sciacca. La tartaruga, dopo vari tentativi di approdo sulla spiaggia di Renella, impossibilitata a passare per la presenza di barche e funi in acqua e per la presenza di liquidi inquinanti, ha desistito e, solo grazie all’intervento tempestivo dei volontari del Wwf, è riuscito ad approdare nella vicina spiaggia di San Marco".

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